Per concludere al meglio le vacanze, a inizio settembre, sono andata a fare un viaggio con mia nonna.
L’anno scorso siamo andate a Barcellona e ci siamo divertite così tanto che abbiamo deciso, quest’anno abbiamo deciso di partire per un’altra meta,
Valencia. Appena arrivate abbiamo preso la metro e siamo arrivate in pieno centro, davanti alla stazione centrale, e in meno di cinque minuti siamo arrivate in
hotel. Ci siamo riposate un po’ e siamo uscite pronte per la giornata che ci aspettava.
Abbiamo visitato quasi tutti i quartieri raggiungibili a piedi, siamo state a La Gran Via, e Ruzafa: dei quartieri pieni di colori e felicità.
Per strada c’erano moltissimi ballerini e giocolieri, mangiafuoco e cantanti di ogni tipo. Erano tutti bravissimi e le coreografie che proponevano erano
originali e allegrissimi.
Il secondo giorno siamo state al museo Oceanografic, credo il luogo più conosciuto dlla città. Sinceramente da fuori non sembrava così grande, e inizialmente ero un po’ delusa dall’aspetto esteriore, ma appena entrate siamo state accolte da un acquario enorme che seguiva tutto il muro. Dentro c’erano pesciolini di ogni dimensione e colore. Oltre questa “stanza” che era l’entrata c’era un enorme giardino diviso in grandi recinti con dentro stagnetti e piante di ogni genere. Non pensavo ci fossero anche uccelli o rane in un acquario, ma a quanto pare mi sbagliavo. In questo enorme giardino c’erano delle casette con sopra scritta la tipologia di pesce o animale che c’era all’interno (Tropicale, Artico, Meditteraneo…), e da qui si accedeva a un piano di sotto con tante stanze a tema. Quelli che ci sono piaciuti di più sono stati l’Artico, con i pinguini e le foche, e il Tropicale, con i pesce palla e gli squali, e lo spettacolo dei delfini, che, a parte essere trattati benissimo, facevano dei salti altissimi! Dopo questa giornata all’acquario siamo ritornate al quartiere Ruzafa per mangiare la paella. A me non piace né il riso né il pesce e non avevo mai mangiato una paella “originale” (anche se a mia nonna piace molto) ma devo dire che l’ho amata pure io.
Il penultimo giorno siamo state a Mercat Central De Valencia tutta la mattina e abbiamo fatto un giro per il quartiere, siamo anche entrate al museo della seta
che a mia nonna interessava tantissimo e a me un po’ meno ma quando le cose si fanno con lei diventano a prescindere più divertenti e interessanti,
quindi me la sono passata ridendo e scherzando su tutto con lei. L’ultimo giorno la mattina abbiamo fatto un giro per souvenir e mangiare gli ultimi churros. La sera siamo tornate a Bologna, e mentre tornavamo a casa in macchina abbiamo raccontato ai miei tutto quello che era successo, tralasciando alcuni dettagli che sappiamo e sapremo solo io e lei, perché ci siamo promesse che ogni viaggio che faremo lo racconteremo si, ma non tutto, così quel ricordo rimarrà solo nostro per sempre.
Questa nuova rubrica nasce con la precisa volontà di ascoltare il punto di vista delle persone più giovani su tanti temi, grandi e piccoli. È una generazione spesso trascurata nel dibattito politico e altrettanto spesso è descritta come poco impegnata, disinteressata e senza aspirazioni. Noi pensiamo tutto il contrario e abbiamo deciso di dare loro voce a partire da Giulia Toma, 13 anni di Massa Lombarda, e Filippo Spano, 13 anni di Cagliari, che da oggi animeranno questo spazio di riflessione.
