Come nasce la sfiducia nei vaccini, che ruolo ha avuto Internet, c’è un legame tra la sfiducia nella scienza e la crisi di credibilità nelle istituzioni? Si muove da questi interrogativi il libro di Enrico Pedemonte “L’era della sfiducia, dal creazionismo all’intelligenza artificiale” (Treccani). Il giornalista genovese (ha lavorato al Secolo XIX, per 25 anni all’Espresso come caporedattore e corrispondente da New York, poi a “la Repubblica” come caporedattore. È stato direttore di “Pagina99″), esperto di tecnologia e digitale, lo ha presentato sabato a Cagliari al Festival Scienza.
La sfiducia nella scienza richiama il recente fenomeno dei no vax e la confusione planetaria innescata da un evento così impattante come il Covid-19. “Il libro è nato nel corso della pandemia – spiega Pedemonte – Ero molto stupito di come gli scienziati si accapigliavano in televisione, nei talk show, sui giornali, su Internet si insultavano i ricercatori e il governo che voleva introdurre delle regole di comportamento. Scrissi un articolo su Limes sulle cause del fenomeno e mi sembrava di capire che i nuovi media digitali ne fossero una delle cause importanti. Dopo la Treccani mi chiese di di trasformare l’articolo in un libro”.

SOCIAL MEDIA, CALO DI FIDUCIA NELLA SCIENZA, DEMOCRAZIE FRAGILI
Ma perché tanta sfiducia nel vaccino anti covid? Per Pedemonte la sfiducia nella scienza nel caso del covid è “uno dei tanti modi di esprimente da parte dell’opinione pubblicala sfiducia nei confronti delle elite, dei governi”. L’autore mostra una slide dove compaiono dei dati sulla percentuale delle democrazie, delle dittature e delle autocrazie nel mondo dal 2005 (anno in cui nascono i social e inizia il declino della fiducia) al 2022: le democrazie passano dal 46% al 20%, le dittature dal 36 al 38%, dal 17,9 al 41,3% le autocrazie, le forme di democrazia fasulla (l’autocrate, una volta eletto, elimina alcune regole democratiche e soprattutto si impossesso dei media). Nel 2022 la sfiducia nei governi è al minimo storico.
LA SIMULAZIONE DELLA PANDEMIA
“Nel 2016 – racconta Pedemonte – l’antropologa americana Heidi Larson simula l’esplosione di una pandemia nel 2025, un corona virus proveniente dal sud est asiatico, che chiama Spars. Nella simulazione, in poche settimane il virus dilaga, le agenzie governative, i media si contraddicono, gli scienziati danno informazioni conflittuali, si litiga in televisione, ci sono manifestazioni, mentre ‘si moltiplicano le terapie intensive’. L’antropologa nel 2017 scrive su Nature che il contagio emotivo, facilitato dalle tecnologie digitali, potrebbe erodere la fiducia nei vaccini”.
I GIORNALI, INTERNET, LE AI
Tantissimi i concetti e gli spunti riflessione dell’incontro. Tra questi il raffronto tra i media tradizionali e Internet, per poi arrivare alle AI. Se i giornali sono nati come “la bibbia della democrazia” per la loro autorevolezza e credibilità, “Internet ha mandato tutto all’aria. Internet è il terreno delle nicchie” e favorisce la crescita delle autocrazie e dei sovranismi.
Siamo dentro un’altra era e non ce ne accorgiamo. Il concetto stesso di democrazia sembra obsoleto di fronte ai nuovi fenomeni così complessi come le reti neurali delle AI e i loro “algoritmi opachi”, che non forniscono spiegazioni delle loro scelte.
Tra le tante citazioni di Pedemonte c’è quella dell’informatico Raymond Kurzweil, che nel 2006 pubblicò il libro “La singolarità è vicina”: la singolarità è un punto in cui una curva va all’infinito. “In questo caso, secondo lui, la singolarità è l’intelligenza delle macchine, che nel 2049 andrà all’infinito e nel 2029 supererà l’intelligenza umana. Dal 2010 Kurzweil è il direttore della ricerca di Google. Lui ha deciso di comprare Deepmind e ha fondato a Boston la Singularity University. Nel libro “La singolarità è vicina” Kurzweil scrive che nel 2049 la IA scoprirà tutte le regole della fisica in pochi minuti”.
Come è possibile incardinare tutto questo in un insieme di regole? Questa è la vera nuova sfida che attende il genere umano, perché l’ AI è diventata la scienza che assorbe tutte le scienze e influisce sempre di più sulla nostra vita e sulle nostre scelte.
Nell’immagine in evidenza a sinistra Enrico Pedemonte, a destra il giornalista Matteo Serra










