L’ultimo weekend di novembre, da venerdì 25 a domenica 27, torna a Cagliari, negli spazi del Ghetto, il Festival Pazza Idea alla sua undicesima edizione che proporrà una riflessione sul futuro: incontri, presentazioni, mostre, reading, spettacoli, arte e musica, e tanti libri, con i loro autori e autrici, saranno gli ingredienti per l'”Officina Futuro”, il filo narrativo per leggere l’attualità, le relazioni, le battaglie presenti per affrontare il mondo che verrà.
In questo percorso saremo accompagnati da alcune tra le voci più autorevoli della scena culturale contemporanea: scrittrici e scrittori, poete/i, illustratori e illustratrici, musicisti/e, giornaliste/i. Come sempre, per aiutarci a decrittare questo panorama così incerto, daremo ampio spazio allo sguardo delle donne sul mondo.
“Quando abbiamo cominciato a immaginare questa undicesima edizione di Pazza Idea – dichiara Mattea Lissia, direttrice artistica del Festival – non pensavamo ci saremmo ritrovati in una stagione di crisi politiche, catastrofi climatiche, nuove povertà e una guerra alle porte di casa con la minaccia di uso di armi atomiche. Il tema scelto, Officina futuro, ci ha portato necessariamente a riflettere anche su quale vogliamo che sia l’impatto del nostro lavoro sul mondo che ci circonda. Poiché siamo convinti che la letteratura e l’arte siano sempre un passo avanti nel prefigurare il futuro, abbiamo compreso che fare un festival ancora più ricco di incontri, idee e scambi è il contributo migliore che possiamo dare”.
I protagonisti dell’undicesima edizione di Pazza Idea
Silvia Ballestra, Lavinia Bianchi, Daniela Brogi, Egidia Bruno, Annalisa Camilli, Luigi Dal Cin, Ester Cois, Mauro Covacich, Mafe De Baggis, Pietro Del Soldà, Mario Desiati, Jolanda Di Virgilio, Luigi Frassetto, Ilaria Gaspari, Vera Gheno, Silvia Kuna Ballero, Lorenzo Lavia, Viola Lo Moro, Alessandro Mannarino, Marco Missiroli, Mumucs, Lorenza Pieri, Alessandro Piperno, Gaia Rayneri, Gabriele Romagnoli, Michela Rossi (Sonno), Roberta Sale, Aboubakar Soumahoro, Yari Selvetella, Claudia Torrisi, Pierluigi Vaccaneo, Vincenzo Vecchione, Daniele Vicari, Lidia Yuknavitch saranno accompagnati da Michela Atzeni, Vito Biolchini, Maddalena Brunetti, Simona Campus, Renato Chiocca, Francesco Civile, Raffaella De Santis, Valentino Mannias, Noemi Medas, Paola Saluzzi, Irene Soave, Alberto Urgu, Chiara Manca, Roberta Vanali, Lilliana Comes, Nicoletta Calvo, Berenice La Ruche, Giorgia Atzeni, Pia Valentinis, Maria Francesca Melis, Kiki Skipi, Alessandra Murgia, Sara Bachmann, Valentina Fadda, Annalisa Salis, Claudia Piras, Daniela Demurtas, Daniela Spoto, Daniela Cella, Viola Vistosu Villani, Silvia Maxia, Alessandra Pulixi, Barbara Pala, Sebastiana Mesina, Simone Loi e la partecipazione straordinaria di Fabio Magnasciutti.
I workshop
I laboratori, condotti da professionisti e professioniste della comunicazione e del linguaggio è da sempre una cifra distintiva di Pazza Idea, volta a costruire ponti fra teoria e pratica, pensiero e azione, e non di rado offre spunti utili nelle professioni più moderne, specialmente quelle legate al digitale. Quest’anno ci saranno l’esperto di nuovi media Pierluigi Vaccaneo, lo scrittore Luigi Dal Cin, la sociologa e ricercatrice Lavinia Bianchi, la scrittrice e giornalista Jolanda Di Virgilio, la sociolinguista Vera Gheno, l’esperta digitale Mafe De Baggis, la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari.
Gli appuntamenti di venerdì 25 novembre
Dopo il benvenuto di Mattea Lissia, direttrice artistica del Festival, prenderà il via una serata tutta al femminile: alle 17 l’incontro letterario e performativo tra l’arte, la poesia e la musica con la giovane poeta Viola Lo Moro e il reading sul suo libro “Luoghi amati” (Giulio Perrone Editore), accompagnati da una estemporanea di live painting realizzata da Sonno e dalle musiche di Mumucs. Attenzione al femminile, alla creatività e alla parola anche nell’appuntamento successivo: “Un filo nel vento”, progetto editoriale sperimentale con la mostra delle opere di venti illustratrici che accompagnano il libro di Roberta Sale al Ghetto per tutta la durata del Festival; in chiusura, il reading con la performer Michela Atzeni.
Protagonista dell’incontro delle 18 Joyce Lussu, compagna di Emilio, raccontata da Silvia Ballestra in “La Sibilla. Vita di Joyce Lussu” (Laterza), che dialogherà con Maddalena Brunetti per rievocare le scelte, gli incontri, le occasioni, e l’esistenza di questa straordinaria protagonista del secolo breve. Di seguito Daniela Brogi, autrice di “Lo spazio delle donne” (Einaudi), ci guiderà attraverso distese, volumi, proporzioni, disparità, fatti e memoria che hanno determinato che le opere e le esistenze delle donne lasciate per secoli ai margini della storia; condurrà l’incontro la storica dell’arte e docente universitaria Simona Campus.
La prima giornata proseguirà con il panel Dalla “stanza tutta per sé” alla Polis: punto sul presente e il futuro della rappresentanza femminile, in cui si dialogherà sul rapporto tra donne e politica, interverranno Vera Gheno (sociolinguista, autrice, esperta di comunicazione), Ester Cois (sociologa e prorettrice per l’uguaglianza di genere dell’Università di Cagliari) e Claudia Torrisi (giornalista, collabora, tra le altre, con Valigia Blu, Internazionale, L’Espresso, Ansa). A chiudere la prima giornata del festival, alle 21, il documentario su Letizia Battaglia Shooting the mafia, un ritratto intimo e personale realizzato da Kim Longinotto, una delle più acclamate registe contemporanee
Gli appuntamenti di sabato 26 novembre
Alle 12 il festival ospiterà la scienziata e scrittrice Silvia Kuna Ballero con una lectio sull’energia nucleare. Il pomeriggio dalle 16 spazio alla narrativa, al cinema, al giornalismo e ai suoi protagonisti: Marco Missiroli con il suo ultimo romanzo “Avere tutto”; il regista e scrittore Daniele Vicari con il suo libro più recente “Il cinema, l’immortale”; Yari Selvetella e il romanzo “Vite mie”; Alessandro Piperno con “Proust senza tempo”; Annalisa Camilli, specializzata in giornalismo di inchiesta, con “Un giorno senza fine. Storie dell’Ucraina in guerra”. Alle 21 la chiusura è affidata al cantautore Alessandro Mannarino, considerato uno dei migliori artisti italiani contemporanei, erede della grande tradizione di cantautori come Paolo Conte e Fabrizio De André.
L’ultima giornata domenica 27 novembre
La domenica di Pazza Idea si apre alle 11 con un grande incontro di spessore culturale e attualità: l’incontro con il sociologo e sindacalista del Coordinamento dei lavoratori agricoli USB, Aboubakar Soumahoro, appena eletto deputato nell’Alleanza Verdi-Sinistra. A seguire, lo spazio che unisce la cronaca e la speranza in un futuro migliore è dedicato alla poesia con il reading poetico e musicale L’abicì della pace a cura di Yari Selvetella, con poesie di ragon, Eluard, Lee Masters, Majakovskij, Ungaretti, Brecht, Quasimodo, P.Levi, J.Lussu, Luzi, Gatto, Ginzburg, Montale, Pavese, Petroni, Mistral, Hikmet, Hughes, Neruda, Ritsos, Sanguineti, Szymborska, Damiani, Anedda e altri lette da Francesco Civile, Valentino Mannias, Noemi Medas accompagnate dalle musiche di Luigi Frassetto.
Il pomeriggio si apre alle 16 con il noto giornalista e conduttore radiofonico Pietro Del Soldà, autore di “La vita fuori di sé. Una filosofia dell’avventura”, che attraverso la lettura dei testi fondativi della cultura occidentale ci invita a interrogarci sulla corazza che ci siamo costruiti per proteggerci dal mondo, spingendoci a metterci in viaggio e indagando sul perché abbiamo così tanto bisogno dell’avventura, di qualcosa che abbia la capacità di sottrarci al ritmo monotono del quotidiano e faccia venir fuori quello che siamo veramente. Una presentazione-spettacolo che lo vedrà da solo sul palco a confronto con il pubblico
A seguire, il “Libro di guarigione” di Gaia Rayneri: la storia individuale di un disturbo borderline diventa straordinaria opportunità di rinascita dalle ceneri; alle 18 si parla dei cento anni dalla pubblicazione di una delle opere-mondo più straordinarie di tutti i tempi, l’Ulisse di James Joyce, a guidarci dentro l’universo fitto e stupefacente di Joyce è Mauro Covacich (alle 19) che in uno spettacolo-lezione costruisce sotto gli occhi degli spettatori un filo narrativo che parte da Ulisse e arriva al Finnegans Wake, viaggiando con loro nel tempo, nella letteratura, nella vita. Di seguito, si parla del nostro rapporto con la natura che cambia nel nuovo romanzo di Gabriele Romagnoli “Sogno bianco”, mentre alle 20 ci sarà Mario Desiati, vincitore del Premio Strega 2022 con “Spatriati”; seguirà alle 21 il reading tratto dal libro, accompagnato dalle musiche di Luigi Frassetto (domenica 27, alle 20) e interpretato dall’attore teatrale e cinematografico Lorenzo Lavia.