di Giacomo Pisano
Andrea Polo è il Direttore Comunicazione di Facile.it, il principale comparatore italiano di assicurazioni e servizi finanziari. Prima di entrare in Facile.it ha lavorato in importanti aziende nazionali ed internazionali come Giunti editore, eBay (per il quale è stato il primo assunto in Italia), My Space ed Immobiliare.it. E’ guest teacher in molti corsi universitari e master di comunicazione tra cui quello dell’Università di Siena, Ateneo in cui si è laureato in comunicazione di Impresa, nel 1998, con il massimo dei voti. Le campagne di Relazioni pubbliche che ha creato e diretto hanno ottenuto molti premi nazionali ed internazionali fra cui ben 9 European Excellence Award.
Sei riconosciuto tra i migliori esperti nel campo della comunicazione in Italia. Quanto oggi è importante saper comunicare bene?
Comunicare bene è senza dubbio fondamentale, tanto in momenti ordinari quanto, ancora di più, in momenti di crisi o straordinari. Per fortuna, oggi, c’è coscienza di questo anche se alcuni tendono ancora a sottovalutare la funzione che ha la comunicazione nel mondo moderno; la leggerezza con cui sono state diffuse alcune notizie durante la recente emergenza vissuta in Italia per via della diffusione del Coronavirus ne sono un triste e pericolosissimo esempio.
Fake news, grammatica bizzarra, filtri social sono storture che si possono combattere? Hai una tua ricetta per questo?
Può sembrare banale, persino desueto, ma la ricetta è semplice: studiare e prepararsi. Non ho mai amato chi si improvvisa e chi si fregia di titoli altisonanti senza esserseli guadagnati sul campo. Avere accesso ad una tastiera e al web non vuol dire essere dei bravi comunicatori, così come aver visto tutte le puntate di Grey’s Anatomy non ci abilita alla professione medica. Un bravo comunicatore, tuttavia, deve considerare che quello che lui produce verrà fruito anche attraverso i social e altri media che prima erano sconosciuti. Anche come utenti, però, cerchiamo di non prendere come oro colato tutto quello che leggiamo, verifichiamo la fonte; oggi è possibile in pochi secondi. E ricordiamoci anche le basi della grammatica; l’articolo indeterminativo, ad esempio, se è legato ad un sostantivo femminile va scritto con l’apostrofo.
Hai sempre lavorato per grandi aziende, vincendo anche numerosi premi per il tuo lavoro, ma hai qualche consiglio anche per chi, come noi, promuove brand, prodotti o realtà alternative all’economia mainstream?
In realtà ho avuto il piacere di lavorare anche per associazioni o aziende piccolissime e ho scelto, nella mia vita professionale, di cambiare direzione ogni tanto per non cedere alla noia o alla routine. Il mio consiglio, maturato grazie a quelle esperienze, è che bisogna avere coraggio, cercare di cogliere sempre la mela più alta, ricordare che non sono i grandi budget a fare grande una notizia o una storia, ma una notizia interessante e ben comunicata può creare un effetto cascata incredibile. Lavorare sempre con serietà, senza scoraggiarsi e ammettendo che non tutte le ciambelle riusciranno col buco, il fallimento fa parte del gioco, ma serve per ripartire, correggere gli errori e raggiungere il traguardo che ci eravamo prefissati o, magari, arrivare addirittura a superarlo.
Tralasciando per un secondo che la comunicazione è un mestiere che richiede studio e specializzazioni continue, ci sono esercizi che possiamo fare nel quotidiano per migliorare il nostro modo di comunicare/comunicarci?
Leggere, scrivere, rileggere. Tenere le orecchie tese per capire cosa ci accade intorno e usare questi input come stimoli, vedere delle mostre d’arte, ascoltare le persone che abbiamo attorno, fermarsi a guardare un paesaggio che ci emoziona. Ultimo, ma non meno importante; mai perdere l’abitudine di scrivere a mano, con penna a carta. Stimola il nostro cervello a fare collegamenti logici e ad esporre un concetto in maniera compiuta, articolata e con passaggi logici.