Si scrive CLIP, si legge Collettivo Letterario Informale Performativo, una delle realtà più interessanti nel panorama culturale locale sassarese, che in pochi mesi di attività si è presa la scena con incursioni nei principali eventi del cartellone di Sassari e dintorni.
Come spesso accade, le cose migliori nascono per caso ed è così che a fine 2022 un gruppo di ragazzi e ragazze, uniti dalla comune passione per la lettura, la scrittura e le arti performative, si sono ritrovati in un salotto a condividere un’idea. “Ci siamo resi conto che a Sassari, negli ultimi anni, è mancato uno spazio informale di cultura in cui tutti potessimo riconoscerci”, spiegano Carlo Massei, Francesca Murtula e Martina Mugoni a nome del collettivo. “Tra noi ci sono persone che scrivono, amano leggere e recitare, abbiamo deciso di mettere insieme queste cose incontrandoci prima tra di noi, per poi aprirci all’esterno”.
E’ così che sono nati i venerdì del CLIP, serate a metà tra il laboratorio creativo e le prove aperte, in cui il pubblico interagisce con chi performa dando modo a chi si mette in gioco di modificare il testo in seconda stesura o semplicemente avere un feedback sulla esibizione nel corso di un dibattito partecipato. Non avendo ancora una sede, il gruppo si è riunito prima negli spazi della associazione sassarese Sa domo de Totus, poi adesso nella sede di Una costituente per Sassari, in viale Umberto.
“Per scrivere ci dotiamo di suggestioni – raccontano – dandoci degli input con delle foto, o un brano di un autore famoso oppure semplicemente una domanda di attivazione e da lì ci sfidiamo a scrivere un testo di ottomila battute o mettere in scena una performance di cinque minuti”. Il tema e gli spunti vengono condivisi via social o il canale telegram, lanciando la sfida a chiunque voglia partecipare. “Non è necessario avere competenze di nessun tipo. L’importante è avere desiderio di mettersi in gioco o anche solo di ascoltare”, sottolineano.
Nell’acronimo c’è la sintesi dello spirito di CLIP: il senso collettivo di una iniziativa nata dal basso, l’originalità di contenuti letterari creati sul momento, l’informalità di chi rifugge i toni da accademia e la voglia di portare di fronte a un pubblico la creazione scritta o recitata. “Quello che ci piace fare è riportare la letteratura all’oralità, come nella tradizione” dichiarano, senza però prendersi troppo sul serio.
l ragazzi e le ragazze di CLIP hanno saputo coinvolgere la comunità culturale locale grazie a un approccio diretto e alla partecipazione a eventi, con una buona dose di “faccia tosta”, come hanno spiegato. Nei mesi le collaborazioni si sono moltiplicate, così come la realizzazione di piccoli eventi in spazi inconsueti o la partecipazione a presentazioni di libri o incontri, portando alla decisione di creare qualcosa di più strutturato.
A luglio CLIP Informale è diventato associazione culturale, perché “Ci siamo resi conto che avere una struttura e una personalità giuridica è necessario per programmare iniziative. Ci piacerebbe trovare finanziamenti per organizzare corsi e festival letterari, laboratori con autori e autrici noti, da invitare qui in Sardegna”. Al loro interno avevano già individuato dei ruoli operativi, per cui si è trattato soltanto di formalizzare una suddivisione funzionale, scegliendo come presidente Marco Russo, motore dell’iniziativa fin dagli esordi.
Dopo la pausa estiva le attività riprenderanno il 16 settembre con la festa di tesseramento della associazione, con una non stop che dalle 12 alle 24, in via Torretonda 36, metterà insieme performance letterarie, musicali, artistiche e diverse esposizioni in collaborazione con artisti del territorio che credono nel progetto e che Clip intende valorizzare.
L’associazione è stata formalizzata, quindi, ma l’obiettivo di CLIP è rimasto quello di mantenere uno spirito informale e “liquido”, continuando a contaminare forme espressive con la convinzione che la cultura sia uno spazio accogliente dentro al quale poter stare comodi, divertendosi.