Autunno in barbagia a Nuoro il 12 e il 13 novembre propone un calendario fittissimo all’interno del quale l’iniziativa “Mastros e Massajos in Nùgoro” apre le porte delle botteghe artigiane e degli studi artistici della città. Divenuta città d’arte della Sardegna grazie ad artisti e letterati che l’hanno abitata e che hanno contribuito ad accrescerne la popolarità perfino oltremare, Nuoro oggi conserva il suo ruolo grazie all’eccellenza di musei come il MAN Museo d’arte della provincia di Nuoro, il Museo Deleddiano e il Museo etnografico curati dall’ISRE e lo spazio Ilisso, inaugurato nel dicembre 2019.
Spazio Ilisso, un’avventura recente di un libro lungo trentacinque anni
Spazio Ilisso nasce per iniziativa della casa editrice Ilisso, fondata a Nuoro nel 1985 da Vanna Fois e Sebastiano Congiu, che da sempre si occupa di promuovere l’arte in tutte le sue forme, di preservarla e di promulgarla, in questo caso con una particolare attenzione verso la nostra memoria manufatturiale e scultorea. La struttura museale è di per se un’opera d’arte liberty costruita in ampliamento all’abitazione preesistente di inizio Ottocento, e oltre alla mostra permanente che ci guida in un excursus della scultura sarda del 900 attraverso le opere dei più importanti artisti isolani, il museo apre le porte al contemporaneo con mostre e attività ricche di eventi culturali.
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Esiste una parte nascosta, un “assaggio” come lo definisce Antonello Cuccu, artista e designer sardo, tra i coordinatori con Annalisa Cocco, Roberta Morittu e Anna Pau del progetto regionale Domo, nato per riavvicinare la figura del progettista a quella dell’artigiano, vincitore del Compasso d’Oro nel 2011, nonché allestitore dello Spazio Ilisso. L’ultimo progetto di cui si occupa insieme a Sebastiano Fideli, Fabio Genova e Marcello Salis si chiama Asinorosso e, come sempre, rientra nella sua volontà di ripristinare il legame alto che solo la creatività dell’arte può travasare nell’artigianato.
“L’Ilisso possiede un vasto archivio di manufatti e documenti che per assenza di adeguate risorse attendono di essere esposti con l’attenzione che meritano – ci ha detto Cuccu – anche se una parte di questa ricerca è godibile su prenotazione. Forse non tutti sanno che dal giardino interno allo spazio museale si accede all’archivio che propone sia il Laboratorio Tavolara (disegni e pupazzi), sia ceramiche tradizionali e artistiche di una certa rilevanza storica. La visita è su richiesta, è un’ala al momento in fase di allestimento, in attesa dell’apertura imminente ma ancora senza una data precisa, di un vero e proprio Museo della Ceramica che vedrà luce a Nuoro”.
Il Man apre il proprio bookshop agli artigiani locali
Il Museo man di Nuoro, da sempre dedito ai linguaggi del contemporaneo, ha di recente ampliato il perimetro del suo bookshop estendendo la vendita a manufatti artigianali di produzione locale che s’interfacciano con la mostra in corso. Quindi ora, oltre ai libri, cataloghi e gadget possiamo acquistare le opere di Laura Puggioni, il suo atelier è Sinzos e traduce l’idea dell’ arte pensata manualmente, alcuni oggetti di Laura Manca e i ciondoli di Rachele Sotgiu. Si farà a rotazione per esporre anche alcuni ceramisti milanesi e al momento si potranno ammirare i pezzi contemporanei del designer Denis Santachiara.
Nuoro con i suoi musei è un’eccezione che diffonde cultura dando ai visitatori un senso di familiarità e appartenenza di cui abbiamo bisogno quando ci nutriamo di arte isolana, per ricordarci che valicare i confini dell’Isola è possibile e necessario, senza perdere identità.