Dopo il successo della prima edizione, torna Arterità – La periferia è il centro dell’arte!, festival ideato e organizzato dalla compagnia teatrale cagliaritana L’aquilone di Viviana.
Arterità, il teatro come ponte tra sé e l’altro
Come il nome stesso suggerisce, il festival Arterità combina arte e dialogo, esplorando le dinamiche tra identità e diversità. La sua essenza risiede nell’ascolto del territorio, delle comunità e delle associazioni che negli ultimi dieci anni hanno frequentato lo Spazio Domosc, una realtà teatrale, transdisciplinare e transmediale. Questa diventa il palcoscenico di attività culturali aggregative concentrate su tre aree d’intervento: innovazione, creatività e socialità. Attraverso eventi partecipativi, spettacoli, performance e laboratori, il festival Arterità si pone l’obiettivo di agire sia sulla comunità che sul teatro: da una parte, attraverso la forza creativa e proattiva del teatro, vuole vivacizzare creativamente le periferie e valorizzare le differenze. Dall’altro, cerca di raggiungere quei segmenti di pubblico spesso trascurati dalle offerte culturali tradizionali, promuovendo generi teatrali poco rappresentati o tematiche “dimenticate” dal teatro tradizionale.
Il programma
Arterità si congeda da luglio e abbraccia agosto con ‘Les Voix Errantes’, un evento itinerante partecipativo che trasformerà le strade e le piazze della Municipalità di Pirri il 31 luglio e il 2 agosto. L’iniziativa, promossa dalla compagnia italo-belga MEDEBER e da Radio NFO, è parte del progetto multidisciplinare e pluriennale URBanisme Émotionnel – URBE che esplora il rapporto tra biografia individuale e spazio urbano, creando mappe sensoriali del paesaggio urbano.
Muniti di smartphone, i partecipanti intraprenderanno passeggiate poetiche sonore di venti minuti, leggendo a voce alta e registrando vocalmente tutto ciò che cattura la loro attenzione: cartelli, etichette, pubblicità, parole d’amore, adesivi di resistenza, campanelli, sampietrini della memoria, menu dei caffè e altro ancora. Le singole registrazioni, ascoltabili grazie a QRcode adesivi collocati nei punti di partenza delle passeggiate, verranno poi assemblate in un unico file audio.
Il 30 agosto, allo Spazio Domosc, andrà in scena ‘Il Grande Spettacolo della fine del mondo’, una piece di teatro circo incentrato sul cambiamento climatico, a cura della compagnia sassarese Theatre en Vol. Ispirato al mito di Cerere e Proserpina, rappresenta una lotta tra la vita e la morte, tra catastrofe e speranza, simboleggiata dal conflitto tra il popolo della Primavera e quello degli Inferi. Questa battaglia rievoca metaforicamente la crisi climatica attuale e invita all’azione per promuovere un cambiamento essenziale.
Il 13 settembre, sempre allo spazio Domosc, si proseguirà con ‘Unsafe’, spettacolo di teatro danza realizzato dalla compagnia sassarese Senza Confini di Pelle in collaborazione con L’Aquilone di Viviana: la vicenda dei due protagonisti, Martin e Sonia, si colloca in un futuro distopico, su un pianeta devastato dallo scioglimento dei ghiacci e dominato da un sistema politico antidemocratico. Attraverso il loro dialogo, la trama si svela gradualmente, rivelando una civiltà futuristica segnata da crisi climatiche, inquinamento, privatizzazione dell’acqua e totalitarismo politico.
Il festival si concluderà il 23 settembre, nel Giardino sotto le mura di Cagliari, con ‘Un Tuffo nel Settecento’, spettacolo teatrale per ragazzi ideato dall’ associazione cagliaritana Studium Canticum APS.
La rassegna, parte del bando Cagliari dal Vivo, è realizzata col sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e del Ministero dei Beni Culturali. Il ricco programma, iniziato già a maggio, continuerà ad animare Cagliari e la Municipalità di Pirri fino a settembre.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare L’Aquilone di Viviana all’indirizzo e-mail info@aquilonediviviana.it o ai numeri 070/8607175 – 346/6267735 – 347/0484783