“Allora siete venuti! Abbiamo saputo che ieri qui c’era Crepet e pensavamo foste ancora a casa a piagne e a pensare: ‘che famiglia di merda!’”.
Comincia così sferzante il suo monologo Arianna Porcelli Safonov, ieri a Lo Quarter di Alghero con lo spettacolo “Omeophonie – Favole Omeopatiche per Adulti”, un appuntamento extra del festival Abbabula 2024, giunto alla sua 26esima edizione.
Ad accompagnarla in questo tour estivo che vedrà come ultima tappa il teatro Ariston di Sanremo, Renato Cantini e Michele Staino, i compositori delle musiche eseguite dal vivo: un trio ben collaudato che alla scrittura satirica accompagna note musicali che virano verso il jazz o – all’occorrenza – all’elettronica.
“Ai miei spettacoli si entra ridendo e si esce intubati”, dichiarava qualche tempo fa la stessa Safonov a Caterpillar – un programma di Rai Radio2 –, per dare un’idea puntuale di cosa aspettarsi dalle sue performance sul palcoscenico.
Dopo la serata di ieri possiamo confermare che è esattamente così: ilare, caustica, politicamente scorretta, mai banale o volgare, né retorica.
I suoi pezzi sono un concentrato di ironia e intelligenza: con sagacia smonta stereotipi, si fa beffa dei cliché e del finto perbenismo italiano. Tutte e tutti sono potenzialmente meritevoli di finire nel suo mirino. Ieri, durante la serata algherese, ha cominciato dai designer. Da quelli che frequentano il Politecnico di Milano e scelgono design industriale. “Ma poi cos’è che fanno? Nessuno l’ha capito!”, commenta a gran voce. “Quelli che al Salone del mobile non vanno più ma solo agli eventi collaterali, perché fa più tendenza”, prosegue.
E ancora: i bambini e le loro odiosissime feste di compleanno che rovinano i weekend, le suore, l’istruzione cattolica, le madri italiane – “la società italiana si basa sulle madri cattive!” –, gli indossatori e le indossatrici di sandali della nota casa tedesca “Birkenstock”, per cui aggiunge: “esisterà un girone infernale anche per loro!”.
Tutte le maschere della società italiana – nessuna esclusa – vengono analizzate, banalizzate nelle loro nevrosi e convinzioni con una scrittura che è davvero di altissimo livello, capace di regalare fragorose risate, che lasciano però un retrogusto amaro per le note di verità che contengono e per le riflessioni che la Safonov propone, e che fanno ammutolire al pensiero di cosa stiamo diventando o – peggio! – di cosa siamo già diventati!
Dal 2010 impegnata nella scrittura umoristica, da quando ha lasciato l’organizzazione di eventi internazionali, Safonov scrive “per non indossare il passamontagna”, dichiara nella sua breve biografia di Instagram. Ed è proprio grazie ai social e al web che i suoi racconti poi trasformati in monologhi sono diventati virali, registrando centinaia di migliaia di visualizzazioni.
Il pubblico le dà fiducia e si affida, certo che verrà ripagato con le risate perché nelle otto favole omeopatiche per adulti, Safonov dimostra sì di conoscere perfettamente il catalogo umano, mettendo a nudo paure e bugie che si raccontano con l’illusione di sentirsi meglio, ma lo fa in modo meravigliosamente icastico e divertente. Il sipario si chiude e si ritorna a casa col dolore alle mascelle.
Il festival Abbabula 2024 è organizzato da Le Ragazze Terribili in collaborazione con Mister Wolf Events con il patrocinio di Fondazione Alghero e Comune di Alghero. È sostenuto inoltre dal Ministero per i Beni e Attività Culturali, dall’Assessorato della Cultura e da quello del Turismo della Regione Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna.
Il festival prosegue stasera, martedì 6 agosto, con gli Inti-Illimani e Giulio Wilson in concerto alle 22 sempre a Lo Quarter di Alghero, per la presentazione dal vivo del loro primo disco insieme “AGUA”, registrato a dicembre 2022 tra Firenze e Santiago del Cile.
Tutte le foto sono a cura di Costantino Idini