Antonio Marras presenta la sua collezione autunno inverno 2023 durante la settimana della moda milanese in corso questa settimana, caposaldo delle rotture o intuizioni verso il futuro del tempo che corre. “Volli, e volli sempre, e fortissimamente, volli” che Vittorio Alfieri scrisse e Grazia Deledda praticò aldilà di quell’orizzonte che le era stato imposto. La nuova collezione dello stilista algherese presentata nel suo spazio a Milano é immersa in una foresta buia che illumina i preziosissimi tessuti attraverso spiragli di luce, simbolo di una ritrovata e rinvigorita epifania. L’incontro con Grazia Deledda, alla quale si ispira per questa collezione, é finalmente arrivato con l’approccio solito alla Marras, dove i rimandi alla storia culturale e manifatturiera della Sardegna si vestono di quell’eclettismo contemporaneo che solo gli artisti riescono a fare. Mischiare, lasciarsi influenzare dal proprio passato e rielaborare nel presente in fondo é riuscire a vedere. E Antonio come sempre ci trasporta in una dimensione senza tempo, seppur precisamente inquadrata nella fine Ottocento di Grazia Deledda. Tutto ciò che ci racconta attraverso gli abiti fa parte della narrazione poetica di cui lui é capace da sempre.
Eleonora d’Arborea e Grazia Deledda, guerriere armate di racconto
Antonio Marras disegna letteralmente, nuovamente, sui suoi capi, di nuovo utilizza le mani per creare moda e l’idea si trasforma in qualcosa che assomiglia a una sperimentazione matura, codificabile: è come se fossimo spettatori di una riconciliazione con la sua creatività. La collezione di adesso è ispirata a Grazia Deledda, quindi in termini palpabili e visivi vediamo tessuti e rimandi sartoriali all’epoca alla quale si allaccia: dalle gonne ottocentesche realizzate in ancestrali tappezzerie sarde, al monospalla delle amazzoni in tartan, la contaminazione che lui camminava in tempi insospettabili arriva come un pugno allo stomaco per chi si ricorda e segue Antonio Marras fin dall’inizio. Il parallelo con una delle creazioni più iconiche di Marras è inevitabile: non possiamo dimenticare la collezione dell’autunno inverno del 2003/2004 ispirata a Eleonora d’Arborea e oggi, coerente con il suo esordio al mondo, ritorna a tratteggiare con il suo stile ormai inconfondibile la personalità di una donna capace di costruirsi una vita a sua misura nonostante il tempo in cui ha vissuto.
La sfilata é una dichiarazione di libertà ritrovata, dove i codici stilistici di Marras sono pienamente espressi nella scelta di linee e tessuti, tutto in stratificazione di lavorazioni dal sapore artigianale e carico di pathos. La narrazione Marras torna a risplendere tra gli spiragli di luce nel buio.
Se ci stavamo chiedendo cosa sarebbe successo con l’acquisizione da parte di Calzedonia, Antonio ci risponde presentandoci Antonio in tutta la sua essenza.