Ha preso il via ieri pomeriggio a Cagliari, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta 2, un’importante iniziativa culturale e sociale: la Primavera Letteraria per la salute mentale. L’evento è promosso dall’Asarp, l’Associazione sarda per l’attuazione della riforma psichiatrica che dal 1986 si batte per la difesa dei diritti umani e di cittadinanza delle persone che vivono la sofferenza mentale.
La rassegna – che si protrarrà fino a giugno – intende affrontare in modo approfondito e articolato la questione della salute mentale attraverso la presentazione di cinque pubblicazioni di rilevanza significativa. Questi testi esploreranno vari aspetti cruciali, dall’organizzazione dei servizi e la loro visione culturale ai luoghi di cura, dalle pratiche coercitive ai diritti delle persone, fino al protagonismo degli individui direttamente coinvolti e alle sfide che si presentano nel contesto attuale. A introdurre e conversare con le autrici e gli autori sono Gisella Trincas, Alessandro Montisci, Michela Calledda, Mauro Carta, Roberto Loddo, Paolo Sbrega.
Il dibattito è stato inaugurato dalla presentazione del libro ‘Come Cristo in croce’, scritto da Antonio Esposito – saggista e ricercatore indipendente – e pubblicato da Sensibili alle Foglie. Il volume si configura come una denuncia vibrante che, attraverso testimonianze dirette e resoconti giudiziari, mette in luce un sistema diffuso pervaso da gravi violazioni dei diritti fondamentali delle persone: pratiche di contenzione fisica e meccanica, privazione della libertà e della dignità nei luoghi di cura. L’autore chiama in causa la necessità di superare il retaggio dei vecchi manicomi per promuovere un modello di salute mentale comunitario che rispetti e garantisca i diritti già sanciti dalla Legge di Riforma Psichiatrica n.180 del 1978 (la cosiddetta Legge Basaglia). Tra le storie toccanti raccolte nel libro spicca quella del signor Bruno, da oltre dieci anni in una condizione di contenzione in un centro riabilitativo della Sardegna, costretto a indossare un casco di cuoio e con le mani legate.
Il secondo appuntamento si svolgerà nel capoluogo sardo il 24 aprile alle 16.30 (sempre nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna), e avrà come protagonista il libro di Elena Cerkvenic intitolato ‘Sono schizofrenica e amo la mia follia’.
Sarà invece Monserrato ad ospitare il terzo incontro previsto per il 16 maggio alle 17.30, nella Casa Sirio Teatro Sardegna, con focus sul volume ‘Della cura – Studi fenomenologici e salute mentale’ scritto da Loredana di Adamo.
Il 13 giugno tappa a Siliqua per il quarto convegno: nella libreria La Giraffa (in Piazza Martiri 12) il dibattito sarà guidato dall’opera ‘Franco Basaglia passato e presente di una rivoluzione’, di Ludovica Jona ed Elisa Storace, nel ricordo del rivoluzionario psichiatra che restituì dignità alle persone con sofferenza mentale.
Il ciclo di incontri si chiuderà il 30 giugno a Cagliari alle 9.30 (sede da definire) con la presentazione del libro ‘Pratiche basate sull’evidenza e pratiche promettenti nella psichiatria di comunità’ di Paola Carrozza in collaborazione con Giovanni Soro.
La Primavera Letteraria per la salute mentale è un’occasione di riflessione e confronto, che riporta al centro del dibattito collettivo e dell’azione politica la tutela della salute mentale, la salvaguardia dei diritti fondamentali e la protezione della dignità delle persone. Un impegno che, attraverso la cultura e la narrazione, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere un cambiamento significativo nella società.
(la foto è di Stefania Meloni)