“40 anni dal lontano 1982 – SOTTO QUESTO CIELO”. Così s’intitola la rassegna dei Cada Die Teatro ospitata dal 17 giugno al 15 luglio a Cagliari, alla Corte della Vetreria di Pirri per festeggiare un importante traguardo della storica compagnia sarda: i quattro decenni di attività.
“Ci sembrano volati via – commenta Pierpaolo Piludu, cofondatore dei Cada Die, intervenuto alla presentazione dell’iniziativa con Giancarlo Biffi, Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, altri tre “pilastri” della compagnia, insieme ad Alessandro Lay, Alessandro Mascia, Mario Madeddu e Marilena Pittiu. “Negli anni del “terzo teatro” rappresentato in Sardegna da Pierfranco Zappareddu, con Cagliari palcoscenico al centro della scena teatrale eravamo otto giovani cagliaritani che scelsero di chiamarsi “cada die”, per identificare una passione che si rinnova ogni giorno, negli spazi non convenzionali di piccoli, piccolissimi paesi, fino a Berlino, dove quell’anno andammo in tournée”, ricorda Piludu.
Il furgone al centro della locandina della rassegna è quello che i Cada Die usarono per raggiungere la capitale tedesca. La compagnia è nata come una “scommessa di vita nel teatro – spiega Giancarlo Biffi – “Siamo scivolati dalla militanza politica a quella artistica. Davanti all’alternativa tra la P38 e l’eroina, abbiamo scelto il teatro. E ci sentivamo i pionieri del teatro prodotto, fatto in Sardegna, e non importato”. Un teatro di strada, inteso come il teatro legato al sociale, “fatto per portare il proprio pensiero sotto i balconi delle abitazioni per investire ‘in bellezza’. Ciò significa aiutare le persone ad essere migliori. Una sfida che si rinnova giorno dopo giorno”.
Dopo il via ai festeggiamenti del 17 giugno con Chisciotte Fenicottero, spettacolo molto liberamente ispirato ai romanzi Don Chisciotte di Cervantes e Fahrenheit 451 di Bradbury, venerdì 24 giugno è il momento clou della grande festa per celebrare i primi 40 anni di Cada Die Teatro. Una Serata ricordi e sogni: racconti, immagini, musica, frammenti di spettacoli teatrali, che hanno segnato la storia, anche quella più recente, della compagnia. Fra leggerezza e impegno, un viaggio con Giancarlo Biffi, Lara Farci, Alessandro Lay, Alessandro Mascia, Mauro Mou, Francesca Pani, Pierpaolo Piludu, Silvestro Ziccardi, con la partecipazione di Dr. Drer e CRC Posse, accompagnati dalle parole di Giacomo Casti e dalle suggestioni musicali di Francesco Medda Arrogalla.
Venerdì 8 luglio sarà la volta di Dagli scarti nascon tesori, documentario curato da Alessandro Mascia e Pierpaolo Piludu (riprese e montaggio audio video di Marco Gallus; musiche tratte da “Meigama” di Francesco Medda e Mauro Palmas; immagini aeree di Dietrich Steinmetz) LEGGI QUI LA RECENSIONE DI NEMESIS MAGAZINE: un invito a non dare niente per scontato e a condividere esperienze e strategie alternative ai fallimentari “modelli di sviluppo” responsabili del progressivo esaurimento della vita del nostro pianeta. Alcuni dei protagonisti delle interviste nel documentario interverranno alla serata.
E la festa dei 40 anni dal lontano 1982 –SOTTO QUESTO CIELO si chiuderà venerdì 15 luglio con uno degli spettacoli “di repertorio” del Cada Die Teatro, Arcipelaghi, tratto dal romanzo “Gli arcipelaghi” di Maria Giacobbe, scrittrice nuorese che da moltissimo tempo vive in Danimarca, a Copenaghen. L’adattamento teatrale è di Alessandro Lay, che cura anche la regia, e Pierpaolo Piludu, protagonista in scena con Alessandro Mascia, che ha collaborato alla drammaturgia (disegno luci Giovanni Schirru; suono Matteo Sanna; scene:Mario Madeddu e Marilena Pittiu). Un omaggio alla poetica e all’impegno civile di Maria Giacobbe, un incontro importante e fecondo per gli attori e registi di Cada Die: “E’ uno spettacolo che nel 2005 ci ha consentito di conoscere Maria Giacobbe”, ricordano. “Da allora è nata una collaborazione e una stima che va ancora avanti. E vanno avanti anche le repliche del nostro adattamento teatrale, che in questi anni è andato in scena, dal vivo e attraverso piattaforme digitali, anche per i detenuti della casa circondariale di Uta e del carcere di Massama. Crediamo – concludono – sia importante sottolineare, oltre al valore letterario, anche l’impegno civile della Giacobbe, che ha caratterizzato tutta la sua vita”.
Nell’immagine in evidenza Pierpaolo Piludu e Mauro Mou in scena nello spettacolo “Arcipelaghi”