“Il teatro è un’isola galleggiante, un’isola di libertà”, sosteneva Eugenio Barba. “Derisoria, perché è un granello di sabbia nel vortice della storia e non cambia il mondo. Sacra, perché cambia noi”: si ispira alle parole di uno dei maestri del Novecento la ripartenza di Akròama / Teatro Stabile d’Innovazione. La Stagione del Teatro Contemporaneo in programma tra giugno e luglio al Teatro delle Saline di Cagliari propone un intrigante cartellone tra pièces originali e riletture di classici, con trasposizioni di poemi, romanzi e fiabe. Al via anche la rassegna Famiglie a Teatro, a misura di giovanissimi, tra storie avventurose e fantastiche e incursioni nel mondo della scienza.
Il tempo sospeso della pandemia lascia il posto alla speranza, con la riapertura dei teatri si riaccendono la passione e l’entusiasmo, in attesa di reincontrare finalmente il pubblico. “La risposta dei nostri abbonati è molto soddisfacente: si muore dalla voglia di ridiventare animali sociali” rivela il direttore artistico Lelio Lecis.
Inaugurazione con “Il Marinaio”, tratto da “O Marinheiro” di Fernando Pessoa con drammaturgia e regia di Lelio Lecis – dal 1 al 4 giugno alle 21 – in cui tre creature femminili, forse realmente esistite o forse soltanto sognate o immaginate, interpretate da Tiziana Martucci, Julia Pirchl e Valentina Picciau, narrano storie e leggende antiche e moderne, tra il mito delle sirene e l’isola inventata, con vaghi rimandi biografici e letterari, in una mise en scène onirica densa di mistero e poesia.
Atmosfere fiabesche per “La Regina delle Nevi” di Hans Christian Andersen – dall’8 all’11 giugno alle 21 – nella versione di Elisabetta Podda, con i costumi di Marco Nateri: una affascinante riscrittura in cui emerge anche il tema del diverso, accanto al potere distruttivo dello specchio e al coraggio e alla generosità della piccola Gerda, decisa a liberare il suo amico Kay dall’incantesimo.
Il Teatro Scientifico di Verona presenta “Clitennestra” da “Fuochi” di Marguerite Yourcenar, con Isabella Caserta e Jana Balkan – dal 15 al 18 giugno alle 21: una storia d’eros e thanatos, amore e morte, in cui la sposa di Agamennone ricostruisce il proprio delitto, per una rilettura del mito in chiave novecentesca tra il vuoto dell’assenza e la forza del desiderio.
“La merce più preziosa” di Jean-Claude Grumberg, con Giada Costa, Vincenzo Costanzo e Giuseppe Vignieri per la regia di Beno Mazzone (produzione Teatro Libero di Palermo) – dal 22 al 25 giugno alle 21- racconta le vicende di una famiglia francese travolta dall’orrore della Shoah, riuscendo, con toni tragicomici e grotteschi, a mettere in risalto !la sola cosa che merita di esistere nelle storie come nella vita vera: l’amore, l’amore che si dà ai bambini, ai propri e a quelli degli altri”.
Il sipario della Stagione del Teatro Contemporaneo si chiude su “La peste” dal romanzo di Albert Camus, con adattamento e regia di Elisabetta Podda – produzione dei “padroni di casa”, come “Il Marinaio” e “La Regina delle Nevi” – in cartellone dal 29 giugno al 2 luglio alle 21: una narrazione corale, in forma di “oratorio”, su un’umanità in lotta contro un morbo terribile, che appare sorprendentemente profetica nell’epoca attuale. La catastrofe costringe a ripensare la scala dei valori, a interrogarsi su ciò che è davvero importante e irrinunciabile, sul significato stesso dell’esistenza: “Io ne ho abbastanza della gente che muore per un’idea. Non credo nell’eroismo, so che è fin troppo facile e ho scoperto che uccide. A me interessa che gli uomini vivano e muoiano per ciò che amano”.
Prologo agli spettacoli i “Frammenti” (in scena alle 20.30) – brevi performances teatrali, in apertura di serata, per un assaggio di nuove drammaturgie.
Famiglie a Teatro, dal 30 maggio al 4 luglio, regala divertimento e emozioni a grandi e piccini con “La Fantasmagorica Historia del Principe Ragno” de Le Compagnie del Cocomero, la fiaba de “La Regina delle Nevi” di Akròama e “Quel genio di Leonardo”, altra produzione dei padroni di casa, con la regia di Ivano Cugia, sulla figura del poliedrico artista e architetto, scienziato e inventore, simbolo del Rinascimento.