Un futuro distopico dal cielo ingiallito, la determinazione di un bambino che sogna la pioggia mentre la siccità flagella l’umanità. Il primo episodio della della “web serie” The Shifters, realizzata dall’Università di Cagliari con la collaborazione di Sardegna Ricerche, ha come protagonisti Lori e Bruno, nonno e nipote sopravvissuti ad una catastrofe ambientale che in uno scenario post apocalittico incarnano simbolicamente il rapporto tra Ricerca e Società, fiducia nella scienza e pessimismo disinformato.
Ogni puntata della web serie prende spunto da dieci ricerche scientifiche condotte all’interno dell’ateneo cagliaritano coinvolgendo dodici ricercatori e ricercatrici appartenenti a dipartimenti differenti. L’utilizzo di mezzi di comunicazione transmediale, la scelta di video, blog e podcast che attingono da generi differenti, mirano a raccontare la Terza missione dell’Università da una prospettiva nuova, avvicinando al mondo universitario anche chi non lo frequenta.
Il secondo episodio della serie, intitolato TRIP, è stato presentato ieri alla Manifattura Tabacchi in occasione di un incontro alla presenza dei prorettori dell’Università di Cagliari Fabrizio Pilo ed Elisabetta Gola, le direttrici di Crea UniCa (Centro servizi ateneo per innovazione e imprenditorialità) e Sardegna Ricerche, Maria Chiara Di Guardo e Maria Assunta Serra e la partecipazione dello scienziato Gian Luigi Gessa, professore emerito dell’Università di Cagliari, di cui ha diretto a lungo il dipartimento di Neuroscienze, che ha tenuto una lectio sulle dipendenze.
“Con il progetto The Shifters – ha dichiarato Maria Chiara di Guardo, direttrice del Crea e responsabile scientifica del progetto – il linguaggio dell’ateneo si trasforma ed entra in contatto con una platea di utenti vasta e variegata. Le ricerche possono rappresentare interessanti spunti di innovazione per piccole e medie imprese che intendono innovarsi all’interno di un mercato in continuo cambiamento”. Terza missione, talenti e idee da valorizzare. “Una delle ricerche racchiuse all’interno del secondo episodio ha dato proprio origine al Junior spin off dell’Università di Cagliari. Bacfarm, startup nata durante la sesta edizione del Contamination Lab, è un esempio di impresa nata a partire da un brevetto dell’Università raccontato all’interno del secondo episodio e oggi – ha aggiunto la professoressa Di Guardo – è insediata nel Parco tecnologico di Sardegna Ricerche a Pula”.
Sardegna Ricerche è luogo di innovazione per eccellenza: “Aderiamo con piacere all’iniziativa del Crea. Il nostro Parco scientifico è un luogo unico che ben si presta a diventare set cinematografico. Una delle nostre mission – ha affermato Maria Assunta Serra, direttrice generale di Sardegna Ricerche – è la promozione della ricerca. Lo testimoniano i progetti avviati con gli atenei della Sardegna, specie quelli sulla formazione: dalle Scientific school ai bandi dedicati ai giovani ricercatori. Inoltre, riserviamo una cura particolare alla divulgazione dalle scuole primarie all’alta formazione. Anche per questo siamo con l’Università di Cagliari nel dare sostegno a questa iniziativa”.
Il secondo episodio della web serie, realizzata con la regia e la coproduzione dei Naked Panda, è ispirato agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 e parla di salute e benessere, tecnologie e infrastrutture innovative. L’obiettivo dell’intero progetto è quello di avvicinare il mondo della ricerca universitaria alla società e alle imprese, rendendo maggiormente fruibile il linguaggio scientifico attraverso una comunicazione agile e immediata, frutto del confronto tra creativi del mondo cinematografico, ricercatori, professori e dottorandi.
L’altissimo numero di visualizzazioni del primo episodio – oltre cinquantamila – conferma il valore dell’interdisciplinarietà e la scelta di arricchire ogni puntata con ulteriori contenuti di approfondimento sia sul sito web del progetto che sui principali social network. In questo modo è possibile raccontare le ricerche nascoste nella trama di ciascun episodio, attraverso il blog e i podcast dedicati ai ricercatori e i loro ambiti di lavoro.
“Il connubio tra realtà e fiction, mondo della ricerca e del cinema, si conferma un incontro affascinante e istruttivo. Per noi è stato un modo per sperimentare nuove vie, come se la forza che spinge l’innovazione della ricerca – dicono Gabriele Meloni e Giovanni Pintus, Naked Panda – si sia dispiegata anche nel nostro lavoro”.
Il progetto, finanziato dalla Legge regionale n. 7, ha il supporto di Sardegna Ricerche, Sardinia Film Commission, Società italiana farmacologia (Sif), Società italiana tossicodipendenze (Sitd), Ministero della ricerca, Rete università sostenibile (Rus), Alleanza italiana sviluppo sostenibile (Asvis), Netval, Icnoderm, Numera, Play car e Studio dentistico Cocco.