AFX, Caustic Window, Polygon Window, o più semplicemente Richard David James, è ormai da moltissimi anni in grado di fare quello che vuole e di farlo sempre bene, anche quando non lo fa.
Arrendiamoci.
Ne sono esempi il live a Verona di qualche settimana fa e questa nuova release che, chiariamolo subito, non aggiunge nulla di nuovo alla sua strabiliante produzione, però, chissà perché, non può non lasciare indifferenti come nel caso del nostro microcosmo di chi scrive e di chi legge questa rubrica.
E veniamo quindi a questa strana release, un EP, un drop, chiamatelo come preferite, roba nuova che non ne arrivava dal 2018, che però totalmente nuova non è, che non preannuncia nuovi corsi, anzi che richiama a volte anche un paio di decenni e ci fa rimanere tra il dire e il fare.
Nonostante questo preambolo non apparente positivo io sono giorni che non faccio altro che ascoltare questa insalata di suoni acidi, questo EP di quattro canzoni da giusto un quarto d’ora, come sempre su Warp Records, e rimango sospeso nel giudizio su quanto sia geniale questo essere superiore, questo demonio, nel riuscire a stupirci, illuderci, forse trollarci, da quasi trent’anni.
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