Ha debuttato in prima nazionale lo scorso 15 febbraio al Teatro Massimo di Cagliari l’ultimo lavoro di Andrea Muzzi dal titolo ‘Mille’. L’originale commedia, scritta e diretta da Muzzi, è la nuova produzione di BAM Teatro, in cartellone per la Stagione de ‘La Grande Prosa’ organizzata dal CeDAC, Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Il paradosso della gentilezza è il protagonista indiscusso dell’opera, in questo caso evocato dal placido protagonista, Pietro Marconi, interpretato da Ninni Bruschetta per la prima volta a Cagliari, con il suo temporeggiare di fronte al fatidico scatto del verde semaforico senza partire a razzo, che è l’atteggiamento consueto o comunque atteso, in mancanza del quale gli epiteti sono praticamente scontati. Non è però la scarsità di riflessi, ma la mancanza di reazione in risposta all’aggressività, che determina il punto di rottura, il fulcro dei ragionamenti a seguire e della concatenazione degli eventi successivi.
Nel nuovo mondo descritto nella commedia, infatti, non c’è posto per la riflessione, la gentilezza, la calma o l’educazione, viste come intralcio all’unico modo consentito di vivere.
“Il mondo è cambiato”; in questo mondo digitale, fallace come quello precedente che si è voluto riprodurre in maniera totalmente identica alla sua versione analogica, con solo meno colore ma totalmente controllabile, ogni comportamento che si discosti dalla nuova costituzione determina un caso che bisogna gestire prima che costituisca un precedente. E il caso di Pietro Marconi è il numero mille che finisce sulla scrivania della pubblica impiegata Costanza Guarnieri (interpretata da Annagaia Marchioro), disillusa ma ambiziosa, con il principale obiettivo di “convertire” chiunque si dimostri riottoso ad uniformarsi al nuovo ordine costituito.
Ogni scambio tra gli unici due protagonisti, (antagonisti in ogni singolo atteggiamento verso la vita), è di una semplicità, ma al contempo profondità, così disarmante da imporre più di una riflessione: e se il mondo ipotizzato in scena non fosse così distante?
E se quello che si vuol far apparire surreale fosse solo un po’ enfatizzato ma non così improbabile?
La commedia dolceamara, accompagnata da risate e sommesse riflessioni, induce a rivalutare cose distanti solo apparentemente e già parte di ognuno di noi.
Le ambientazioni, fin troppo familiari, perfettamente inserite nel contesto dell’argomento trattato, la storia di un futuro così contemporaneo, dove è sempre più accettabile (e auspicabile) l’egoismo e il suo prevalere sulla società, un ritorno al passato che si vuole evitare, con l’imposizione di uno stile di vita fatto di poca cura per le emozioni e i sentimenti, considerati intralcio all’evoluzione, rendono semplice entrare nella dimensione proposta.
“Mille”, dopo la sua ultima messa in scena a Cagliari lo scorso 19 febbraio, continua la sua tournée italiana per la stagione 2023 e 2024.