Il mondo dello spettacolo italiano sembra godere di ottima salute, almeno in certi ambienti che, oltre al lavoro e all’irrinunciabile componente di intrattenimento, propongono contenuti in grado di suscitare dibattiti, confronti e discussioni sui grandi temi che investono il nostro tempo: l’inclusione, la diversità, il futuro.
Le cagliaritane Michela Sale Musio e Tiziana Troja, in arte Lucido Sottile, sono tra le persone che sono state premiate per avere portato nelle loro produzioni, anche in quelle comiche, elementi di interesse sociale e culturale. In particolare è la serie prodotta da RaiPlay “Limba mission”, che si propone di raccontare tanto della lingua e della cultura della Sardegna: nei giorni scorsi hanno ricevuto il Premio Nappo, riconoscimento informale ideato e organizzato dall’attrice e regista napoletana Monica Nappo.
“Siamo onorate di averlo ricevuto – ci hanno detto le Lucido Sottile – per la seconda volta siamo accostate a giganti di bravura. Il premio Nappo è una rivoluzione! Siamo in un paese dove le candidature spesso son più legate a strategie di mercato che alla poetica dei progetti. La prima volta ci guadagnammo questo premio, quando occupammo i locali dell’ex liceo artistico di Cagliari fondando il nostro Collettivo EX Art Teatro. Siamo diventate un avamposto culturale indipendente, attivo ogni giorno per la comunità LGBTQI+ e non solo. È stato emozionante, Limba Mission sta riscuotendo attenzione dal pubblico nazionale e internazionale, non ce lo aspettavamo”.
“Il sentimento che mi ha portato a pensare a questo premio è semplicemente quello di amore e stima infinita per tanti miei colleghi e colleghe che ho la fortuna di conoscere – ci ha raccontato Monica Nappo, che abbiamo visto negli ultimi anni al cinema con Paolo Sorrentino, Carolina Cavalli, Ridley Scott e Woody Allen, e a teatro con Toni Servillo e Alessandro Gassman – Il premio si svolge nella casa di due amici, Gennaro Di Biase e Alessia Loreti che aprono le porte alla celebrazione, non è ufficiale. perché quello che io offro è un oggetto simbolico con cui dire alla persona premiata ‘che bel talento che hai, che belle cose che fai’. Gli artisti hanno bisogno di stare insieme per stimolarsi e riscaldarsi, ed è esattamente quello che avviene in questa occasione”.
Non solo stima, dietro l’iniziativa c’è anche una legge di fisica quantistica, svela Nappo: “Le particelle di fisica cambiano il risultato della loro interazione se c’è un testimone che le guarda; io penso che accada anche alle piante, agli animali e agli esseri viventi. Se hai parole di luce, di incoraggiamento, cresci meglio, metti una fogliolina in più in poco tempo. Questa legge da un senso al premio che ho ideato”. Lo stesso carattere informale del riconoscimento anche nel premio che Tiziana Troja e Michela Sale Musio hanno consegnato a Monica Nappo a Cagliari nel corso dell’ultima edizione di Lucido Festival, lo scorso ottobre, “culurgiona d’oro”: “Amo i culurgiones – ci ha detto l’attrice – possibilmente fritti”.