Venti e poco più anni di carriera per una delle band italiane più intelligenti, delicate, poetiche, incisive e mai banali, forse la più esemplare bandiera di un movimento che è riuscito a creare un asse immaginario tra l’Emilia Romagna e il West quasi come qualcuno che invece urlava di assi tra sempre la precedente più prolifica regione di italia e l’Est (con la maiuscola perché non sono gli assi cardinali).
Andiamo con ordine e rimettiamo i puntini sulle “i” riguardo questi quasi tre anni di attesa del nuovo lavoro dei nostri rimarcando un concetto importantissimo che ha sempre caratterizzato i Gazebo Penguins: “sono venti anni che realizzano la stessa musica e lo fanno così bene che potrebbero farlo per altri venti anni”.
Ok, non vuol dir niente che prima cantavano in inglese sotto trip ingeriti ascoltando dosi massicce di At The Drive In, Husker Du, American Football – e qua mi fermo perché la gara delle citazioni è utile se dura per non più di cinque secondi di lettura – e ora invece suonano molto più malinconici mentre alternano le (forse) ultime sfuriate della vita quasi come quegli eroi degli anime che stanno affrontando la loro ultima battaglia e riservano la loro tecnica sapendo che moriranno perché non possono più resistere a quelle stesse tecniche di cui un tempo erano maestri.
Il discorso quindi non cambia minimamente perché la band di Correggio dimostra coerenza, padronanza della (seppur breve) forma canzone, energia, nostalgia, dolcezza e l’assoluta continuità che ci porta ad ascoltare con interesse ‘Temporale’ come complemento ad 1 di ‘Quanto’ in cui, mentre nell’uscita del 2022 l’argomento portante era la fisica ora invece la trama verte sulle neuroscienze e la profonda conoscenza di se stessi.
Chi ha apprezzato la band emiliana sin dall’invasione dei Pinguini non potrà far altro che ritrovare la stessa anima, nonostante porti diverse vestigia, per chi (inspiegabilmente) viene solo ora a conoscenza dei Gazebo Penguins il mio personale consiglio rimane sempre lo stesso, ovvero quello di partire dall’inizio ed aspettare qualche giorno con ‘Temporale’.
Prendetevi pure il tempo necessario, d’altronde: “There’s Never Goodbye For Motorpsycho’s Fans”
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