Sono scomparse le ruvidità sonore che avevano caratterizzato la produzione musicale degli Old Sparky, band cagliaritana che ruota intorno alla figura di Fabio Desogus, cuore e anima di questa formazione, che nel tempo ha saputo trovare nuove strade di espressione senza mai tradirsi.
“Nostromo” è il singolo che anticipa il nuovo album, disponibile a breve su tutte le piattaforme di streaming e download, e che proietta il suono degli Old Sparky in una dimensione fortemente meditativa e contemporanea. I suoni si dilatano e avvolgono, la melodia delicata segue il cantato dolce ma determinato di Julia Shines che ci guida un territorio caro all’immaginario della band. Ancora una volta un faro, il mare, la notte.
Il video che accompagna “Nostromo” è infatti un viaggio interiore di cui questi elementi, insieme a un globo luminoso, costituiscono la proiezione esterna. È il pensiero a viaggiare, spinto dalla risacca, dalla luce pulsante, dalla percezione dell’aria che circola libera intorno a una figura solitaria che è Fabio ma potrebbe essere chiunque di noi. Forse a chi vive nell’isola questi elementi possono sembrare scontati ma non lo sono, e l’uso, se così possiamo dire, che gli Old Sparky ne fanno è estremamente poetico.
Questo brano riesce a parlare molto bene il linguaggio del contemporaneo, incarna dubbi e incertezze, fragilità nascoste e rivelate a fatica, ed è universale. C’è sicuramente un pezzetto di noi tra queste note e queste immagini. Musica e video hanno infatti la capacità di sfuggire dai confini e aprirsi all’esterno, in una sorta di epifania dell’anima diventano parte del mondo.

Fabio hai creato un sound slegato dai vecchi Old Sparky e più internazionale
Old Sparky è un progetto che cambia nel tempo, di base è essenzialmente un solo-project, negli anni ho collaborato con tantissimi musicisti e voci diverse, in pratica non mi sono mai fermato. Nostromo è nato per caso, stavo lavorando su una traccia strumentale quando un amico mi ha presentato virtualmente Julia, le ho mandato la demo e lei ha cantato le sue liriche. Un risultato assolutamente in linea con l’atmosfera del brano. Una volta mixato nello studio di Samuele Dessì mi sono reso conto di quanto forte e d’impatto fosse il brano e la collaborazione con questa donna sarda che vive da anni in Inghilterra.
Nel video credo ci sia molta regia tua o sbaglio?
In un secondo momento ho immaginato l’artwork, ho chiesto a Roberto Cadeddu, fotografo e filmaker, di scattare qualche foto per la copertina del singolo e appena abbiamo raggiunto la location, al faro del porto di Cagliari, ci siamo resi conto che l’atmosfera era particolarmente adatta alla musica. Il video è nato per caso, poi ho pensato al testo della canzone e la presenza del faro non fosse casuale. Infatti ho voluto citare ‘Lighthouse’, il mio disco del 2008, una sorta di filo conduttore emozionale. Abbiamo girato alcuni minuti all’imbrunire e poi abbiamo montato il video qualche giorno dopo. Il video è aperto a tante interpretazioni, per me le connessioni umane non sono mai casuali. La mia musica ha sempre un lato oscuro, malinconico che mi rappresenta. Da qualche anno sto lavorando a un disco, si intitola ‘Macchinario’ ed è un percorso sonoro che ho intrapreso con l’EP ‘le Miniere’ dove i suoni d’ambiente si fondono con l’elettronica strumentale. Nostromo faceva parte del progetto, invece ho deciso di produrlo come singolo scollegato dal progetto, quindi non farà parte dell’album.