Una storia terribile di fragilità e dolore, quella di Pietrina Mastrone, brutalmente assassinata la sera del 12 ottobre di di 17 anni fa nella sua Oliena. L’omicidio è uno dei più efferati che le cronache recenti della Sardegna ricorda: la donna di 41 anni, maestra elementare con un passato e un presente tormentati, si era allontanata da casa e non aveva fatto ritorno. Due settimane dopo la tragica scoperta: Pietrina, aggredita da due uomini, era stata gettata in fondo a un pozzo, in località Manasuddas nelle campagne tra Oliena e Nuoro ancora viva, e morì per annegamento. La macabra scoperta, rivelata da una telefonata anonima il 27 ottobre 2007, aveva aggiunto orrore all’orrore: insieme al suo corpo nello stesso posto c’era anche quello di Tiziano Cocco, camionista di 22 anni di Samassi, scomparso tre giorni prima.
Al duplice omicidio e alla triste storia di Pietrina Mastrone, donna dolce e sensibile divorata da un male oscuro, è dedicata “The bad times are gone”, il nuovo brano di The Golden Birdies, nuovo progetto del musicista di Villacidro Mauro Vacca con i musicisti Roberta Etzi, Andrea Cherchi, Giacomo Salis e Luca Gambula; il brano, da oggi sulle piattaforme , vede la partecipazione di Pall Jenkins dei Black Heart Procession alla voce e di ROberto Gioffré al basso; l’intro del video è firmato da Rita Lilith Oberti (voce recitante) e Massimo Mocci (fisarmonica).
Il testo “The bad times are gone” è la versione tradotta in inglese di un testo scritto dalla stessa Pietrina in uno dei suoi diari:
“E’ stato molto duro
ma adesso va proprio meglio / i tempi duri sono finiti / finiti per un bel po’
Le foglie brillano nel sole / ed io sorrido in me.
Tu ed ad osservare il resto / a un angolo di strada.
Macchine, autobus, aerei e gente passano … / però non ci interessa.
Noi vogliamo sapere / noi vogliamo scoprire / negli occhi l’uno dell’altra
che i tempi duri sono finiti / finiti almeno per un po’”.
“Le piaceva cucinare, disegnare, dipingere, scrivere poesie e pensieri – così la ricorda Natale Pinna, suo ex compagno intervistato dalla giornalista Piera Serusi per l’Unione Sarda poco dopo l’omicidio. – Adorava il rock e i cantautori italiani, soprattutto De André. Era sensibile, e per questo molto vulnerabile. Aveva un viso espressivo, occhi luminosi”.
“I diari ritrovati di Pietrina Mastrone – sottolinea Mauro Vacca – riveleranno la sua voglia di vivere e la sua speranza in una rivalsa che non si sarebbe fatta attendere per sempre”.
Come emerso dalle indagini e confermato dai giudici, Pietrina Mastrone venne uccisa dopo un tentativo di violenza sessuale da parte di Mario Deiana, Bastiano Pompita e Mauro Fele; gli stessi sono stati condannati anche per l’omicidio di Tiziano Cocco, rapinato per pochi spiccioli e poi gettato nello stesso posto dove già si trovava il cadavere della donna; il camion di Cocco venne trovato bruciato poco lontano da Nuoro.