Quando la crisi economica minaccia i bilanci familiari occorre rinunciare a ciò che appare meno necessario. E spesso a farne le spese sono le attività sportive di bambini e bambine. Secondo l’Istituto mUp Research e Norstat per Facile.it , ad aprile dello scorso anno oltre due milioni di famiglie italiane dichiaravano di aver perso oltre il 50 per cento del proprio reddito familiare dovendo affrontare rinunce e privazioni.
Lo sport però non è solo disciplina fisica, ma anche confronto con gli altri, elemento aggregante e fonte di crescita etica e morale. Ne sono fortemente convinti i promotori del progetto ETKmente, nato per sostenere ragazzi e ragazze di età compresa fra i 6 e i 15 anni che per motivi economici, sociali o culturali non possano accedere alle discipline sportive a pagamento proposte dalle associazioni.
L’obiettivo del progetto, che gode del patrocinio del CONI, è quello di stimolare l’incontro tra scuole, famiglie, associazioni sportive e federazioni per la promozione della attività sportiva su più livelli, attraverso la raccolta di fondi coi quali sostenere le attività, ma anche l’aggregazione di professionisti interessati a sposare un percorso, attraverso un network che faccia incontrare chi offre fondi e tempo e chi ne ha bisogno per garantire ai giovani l’accesso alle attività sportive.
Al centro di questo progetto dalle fondamenta così profonde ci sono tre manager con la passione per lo sport e la consapevolezza che l’importante non sia vincere, per citare il celebre motto, ma partecipare all’attività sportiva intesa come qualcosa di molto più grande. “Lo sport – sottolinea Alessandro Tallia, presidente di ETKmente e ideatore del progetto insieme a Laurent Colombo e Mario Levratto – non è solo attività fisica, ma anche divertimento, confronto con gli altri, rispetto delle regole, educazione e tensione a migliorarsi, come atleti e come persone. Il nostro progetto è quello di favorire, attraverso la pratica sportiva, il benessere psico-fisico di bambini e ragazzi svantaggiati, aggiungendo al loro percorso un tassello educativo fondamentale, in modo da renderli un domani adulti consapevoli, portatori e propagatori di valori sani e, appunto, etici”.
Per promuovere il progetto è stata ideata la campagna TV dal titolo “Lo sport, un diritto per tutti i ragazzi”, con uno spot disponibile sui canali social dell’associazione ETKmente e a breve sui network televisivi che cederanno gratuitamente i loro spazi.
“Grazie a questo spot – affermano Tallia, Colombo e Levratto – non solo speriamo di raccogliere fondi per finanziare i progetti che ETKmente comincerà a portare avanti da settembre, ma anche di unire attorno all’associazione soggetti interessati ad impegnarsi in attività di responsabilità sociale. Anche i singoli potranno contribuire mettendo a disposizione il loro tempo e le loro competenze professionali, così da aiutarci a raggiungere l’obiettivo di aiutare sempre più ragazzi”.
“Un progetto nato col cuore e col desiderio di fare qualcosa di grande”, come dichiarano, in un momento in cui i giovani sembrano essere l’anello debole di questa crisi pandemica, privati dei loro principali interessi e delle occasioni di incontro e crescita personale, ma anche destinatari di rinunce dovute alla crisi economica che affligge molte famiglie. Una bella risposta nella quale il motto di Alessandrio Tallia “chi può dà” rende l’idea dello spirito autentico che anima le loro iniziative.










