di Giacomo Pisano
Il romanzo d’esordio della scrittrice iraniana, pubblicato da Keller, è come un ponte immaginario ma dai contorni definiti tra Iran e Europa, più precisamente Germania dove sia l’autrice che la protagonista del libro, Mona, vivono. Nel mondo di Mona fatto di decisioni che sanno di definitivo ma che si trascinano dietro strascichi di malinconie e rimpianti familiari, ci sono silenzi solidi da cui affiorano parole persiane cariche di ricordi personali. Il viaggio in Iran insieme alla madre per onorare la salma della amatissima nonna appena scomparsa diventa una spontanea e fluida riflessione sui rapporti politici, sociali, linguistici e affettivi tra patria d’origine e patria adottiva. In tutto questo l’ex amore Ramin mai dimenticato del tutto, le cugine, il chiasso e i colori di Teheran raccontano tanto di un’anima che si è dovuta costruire pezzo per pezzo, componendo i contrasti, vincendo i pregiudizi e aprendosi alla vita e a un nuovo affetto che sta nascendo.