Dopo Grazia Deledda, Giuseppe Dessì, Emilio Lussu e Bianca Pitzorno un altro scrittore sardo approda tra gli Oscar Mondadori, la collana pubblicata da Mondadori dedicata ai libri di successo di ogni genere. Il volume scelto è “La piramide del caffé”, pubblicato nel 2013: è la storia di Imi, diciottenne che dopo aver lasciato l’orfanotrofio ungherese in cui ha vissuto raggiunge in treno Londra dove inizia a lavorare in una caffetteria. Una vita nuova ricca di stimoli, desideri ma anche inganni, dove avranno un ruolo fondamentale un libraio iraniano e una vecchia e malata scritrice, i nuovi amici di Imi.
Nicola Lecca, nato a Cagliari nel 1976, ha esordito come scrittore nel 1999 con “Concerti senza orchestra” (Marsilio), opera finalista al Premio Strega. All’età di ventisette anni ha ricevuto il Premio Hemingway per la letteratura. Oltre a “La piramide del caffé”, con Mondadori ha pubblicato “Hotel Borg” (2006), “Il corpo odiato” (2009), “I colori dopo il bianco” (2017, premio Elsa Morante) e “Il treno di cristallo” (2020). Le sue opere sono pubblicate in quindici paesi europei e in Brasile.
“La piramide del caffé”, disponibile dal 9 febbraio, è l’ultima uscita della collana inaugurata nel 1965 con “Addio alle armi” di Ernest Hemingway.