Cosa vuoi dire a questo duo. Niente. Si rimane in silenzio e si ascolta cosa sono in grado di trasmetterci ogni volta che imbracciano chitarra, voce, piano, synth e tutto ciò che capita loro di impiegare.
Tutto questo da, udite udite, circa venti anni. Ebbene si, sono circa venti anni che i MGMT sono sulla scena alternando prestazioni tra l’eccellente ed il non ben identificato ma mai banale, sono venti anni che avrebbero potuto realizzare una fabbrica di hit ed invece, ogni volta che ci riuscivano poi decidevano di cambiare strada, è così da ‘Time To Pretend’, ‘Kids’, fino a lanciarsi on ‘Congratulations’, sparire e perdersi per qualche anno e ritornare quasi camuffati con quel fenomeno di ‘Little Dark Age’ e poi sparire di nuovo, questo a testimoniare la loro pretesa di essere veri e non realizzatori di commodity sonore per danzaturifici hipster.
Eccoli tornare quindi a sei anni di distanza con ‘Loss Of Life’, anticipato da quella ‘Bubblegum Dog’ molto 90s già descritta qua su Nemesis Magazine e che tante domande mi aveva fatto porre su una fantomatica confusione stilistica dei nostri per cui, quale migliore occasione per prendere in mano (anzi, a click) immediatamente l’opera e capirne meglio la natura.
‘Loss Of Life’ è un album dalla delicatezza disarmante, una carezza che si propaga nell’etere, che sa variare la sua lunghezza d’onda e che dimostra quanto la maturità di Andrew VanWyngarden e Ben Goldwasser vada aldilà di un pugno di singoli che presi a caso possono sembrare stridere causa attrito ed invece attraversati tutti di un fiato seguendo la tracklist si trasformano nella colonna sonora di un viaggio più interiore che esteriore che culmina in una suggestiva ‘Nothing Changes’ , una difficilissima ed onirica ‘Phradie’s Song’ e chiude con la monumentale title track.
Un album di dieci tracce per buoni quarantacinque minuti, con una forma non forma definita, che sa osare ma senza stranire, ma anche ammaliare, essere delicato ed amico, non sempre facile (tranne forse l’immediata ‘Bubblegum Dog’) ma sicuramente interessante.
Grazie.
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