Un volo di mongolfiere in un intreccio di colore: il nuovo murale di Paolo Mazzucco, in arte Mamblo, infonde un’idea di ritorno alla normalità, alla vita quotidiana, e di entusiasmo per la ripartenza. Il lavoro è stato inaugurato sabato 10 luglio a San Gavino Monreale dall’associazione Skizzo, da anni impegnata nel paese a promuovere e valorizzare la Street art.
L’artista racconta cosi la sua nuova opera: “Il titolo dell’opera è Libera – mente, libertà, colori, vita, le mongolfiere rappresentano il concetto di libertà, su uno sfondo blu in cui si intersecano i colori del tramonto, ma allo stesso tempo c’è anche un richiamo alla terra perché i colori giallo, arancione e viola, sono gli stessi colori dello zafferano sangavinese”.
L’opera è la prima, tra quelle presenti nel paese, ad essere arricchita con installazioni tridimensionali, realizzate con un cappotto esterno di polistirolo su design dell’artista Mamblo e costruite insieme ai collaboratori dell’associazione Skizzo. Alla sua produzione hanno partecipato sette persone che per 11 giorni di lavoro hanno lavorato su una maxi superficie di 110 metri quadrati sulla facciata di una casa.
Libera – mente è la quarta opera di Mamblo nelle strade del paese campidanese, dopo quella in piazza della Musica dedicata a Lucio Dalla, Miles Davis e David Bowie, la gigantografia omaggio Gigi Riva in via Convento, e il murale per ricordare Peppino Impastato, che si trova in Via Mazzini, realizzato in occasione della visita a San Gavino Monreale di Giovanni Impastato, fratello minore di Peppino.
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San Gavino si impreziosisce oggi di una nuova opera d’arte nei suoi muri: l’associazione Skizzo in collaborazione con tantissimi artisti sia della zona che del panorama artistico internazionale, tra cui Giorgio Casu che ha portato nel paese la passione per la street art (LEGGI l’articolo sulla mostra di Giorgio Casu all’Exma di Cagliari), Ericailcane, Spaik, Bastardilla e lo stesso Mamblo, ha cambiato il volto del paese; in alcuni casi i muri sono stati messi a disposizione dal Comune, in altri casi le facciate delle case sono state concesse dagli abitanti.
A partire dal 2014 quando é stato realizzato il primo murale per ricordare l’amico scomparso prematuramente, Simone Farci, chiamato da tutti ‘Skizzo’, San Gavino Monreale é diventato un museo a cielo aperto di opere di street art grazie all’impegno dei volontari che promuovono l’arte e gli artisti.
In una delle zone rurali più povere d’Italia, il cui tasso di occupazione e altissimo, fortemente interessata dal fenomeno dello spopolamento, queste operazioni artistiche che costruiscono relazioni tra l’arte, la comunità e lo spazio urbano, rappresentano azioni di creatività e vita che possono fare la differenza.













