di Giacomo Pisano
Stewart Home, con uno stile rude e diretto, in questo libro uscito nella sua ultima edizione nel 2015 con Arcana, non solo racconta la sua visione del Punk dalle origini in divenire fin quasi alla contemporaneità ma affronta il fenomeno attraverso aneddoti, citazioni e analisi di band e compilation praticamente sconosciute, aprendo nuove prospettive di lettura.
Pur amando il Punk è molto severo e disilluso nei suoi confronti fino ad affermare che chiunque vi legga avanguardia, cultura alta e situazionismo è fuori strada. Fa letteralmente a pezzi tutti i giornalisti e i critici che parlano del fenomeno con termini che appartengono alla “società bene”, quelli che interpretano le cose per volgerle in etichette precostituite e conosciute, accademici, massmediologi. Il Punk non è mai stato così secondo Home, ma anzi sfugge, si ibrida da sempre con altri suoni e non può essere intrappolato nel fenomeno sintetizzato nell’immaginario comune da spille da balia e dal singolo ‘Anarchy in the U.K.’ dei Sex Pistols.
L’autore analizza infatti anche le derive sia musicali che attitudinali come ad esempio il genere Oi! E si spinge fino a rintracciare radici Punk anche in formazioni non dichiaratamente tali.
Consigliato per chi ama un po’ di pettegolezzo storico in puro stile invettiva british e per i maniaci delle rarità musicali che troveranno qui dentro tanti gruppi semi sconosciuti da cercare per la loro collezione.