No, non sono deliri di Interior Design a guidare questi proclami, rimango un auditivo e quindi non posso che riferirmi a dei suoni.
Suoni che provengono dal geniale estro di Chris Stewart, manipolatore astuto ed esperto che da pochi giorni ha sfornato la sua quarta uscita, dopo i primi lampi datati 2012, suoni che ci passano attraverso e ci lasciano quel ricordo 80s plasticone, dreamy, che ci accarezzano e ci lasciano un po’ in bilico tra il gioioso ed il nostalgico, facendoci scaturire ricordi annebbiati, sfocati in colori da filtro Instagram costruito appositamente per l’occasione.
“Somewhere” apre subito con un maestoso synth e batteria elettronica forsennata e la calda voce di Stewart a deliziarci, proseguendo poi con l’album il nostro viaggio continua senza alcuno stop, momento di noia o discontinuità.
“Fast Idol” si mantiene sempre un livello di equilibrio di scrittura, arrangiamenti, molto alto, ergendosi a monolitico blocco di synth pop wave di cui non vorremmo più fare a meno per settimane e che sicuramente rimarrà un momento importante per la maturità dell’artista di Brooklyn. Forse è difficile scegliere una canzone che possa da sola rappresentare l’album, ma questa è la sua forza in quanto il tutto si percorre con una grandiosa fluidità, tal da confonderci a volte con il susseguirsi delle tracce, tutte piccole gemme in grado di ipnotizzarci con il loro ritmo sincopato, i volteggi melodici, il caldo e lontano timbro vocale di Stewart.
Spiccano però, per mia personale compatibilità, penso, “Say It First”, “Ceiling”, l’apri pista “Somewhere”, “Ship To Store” e “Preoccupation” dove posso sentire echi lontani dei Death Cab For Cutie.
Black Marble si conferma quindi la parte meno fredda o forse Yin della nuova corrente New Wave americana che vede in Cold Cave, Drab Majesty invece la parte opposta, rafforzando una scena in grado non solo di vivere di ricordi ma di continuare a costruire su di essi.
Eh quindi si, vorrei una casa ridondante di Black Marble.
ASCOLTA “FAST IDOL” SU SPOTIFY
GUARDA IL VIDEO DI “PREOCCUPATION” SU YOUTUBE