Mutuando il nome da una famosa manifestazione che da anni celebra l’universo della sei corde, potremmo definire la notte del 22 agosto a Cagliari come “la notte delle chitarre”. Sul palco dell’Arena Fiera a partire dalle 20.30 saliranno infatti due protagonisti del calibro di Frank Gambale e Matteo Mancuso, ovvero il presente e il futuro dello strumento cardine della cultura musicale giovanile, il simbolo più potente della musica moderna.
Perché non c’è ragazzo che non abbia sognato almeno una volta nella vita di maneggiare una chitarra elettrica trasformandola in un’arma puntata dritta verso il cielo, un’arma imbracciata da generazioni di musicisti per intimare un cambiamento. Immaginare una Gibson Les Paul solid body, l’Harley Davidson delle chitarre, o una Fender, la rivoluzionaria, versatile, maneggevole, ergonomica Stratocaster, una Ibanez o una Jackson, che aspettavano le nostre dita e i nostri polpastrelli, è stata la speranza (il più delle volte non raggiunta) di chi riempiva la cameretta con i poster di Hendrix, Page, Richards, Gilmour, Townshend, Santana.
E anche se non elettrica, chitarra ha sempre voluto dire voglia di liberta, di indipendenza, piacere di cantare, di stare insieme, esattamente come accadrà la prossima settimana. Perché il tam tam tra gli appassionati è già iniziato e siamo certi che la serata organizzata dalla cooperativa Forma e poesia nel jazz, incastonata nel cartellone Cagliari dal vivo promosso dal Comune grazie al contributo del Ministero della Cultura, registrerà un buon successo di pubblico. Oltreché naturalmente di bella musica.
Frank Gambale, chitarrista di vaglia con dei trascorsi nella Chick Corea Elektric Band, ideatore dello sweep picking, tecnica avanzata che stravolge l’interpretazione chitarristica, rappresenta da tempo uno dei migliori specialisti del rock-fusion. Sul palco suonerà accompagnato da una band di pregio formata da Christophe Cravero, tastiere, Dominique Di Piazza, basso elettrico, Gergo Borlai, batteria. Matteo Mancuso è invece il chitarrista di cui tanto si parla in questi ultimi anni in ambito jazz-rock, un vero prodigio della sei corde per tecnica e creatività. Palermitano, classe 1996, ha stregato gente come Steve Vai, Al Di Meola, Tommy Emmanuel e Joe Bonamassa che lo ha addirittura accostato a un big della portata di Stanley Jordan. Al suo fianco ci saranno Riccardo Oliva al basso e Gianluca Pellerito alla batteria.
(Nella foto di Paolo Terlizzi, Matteo Mancuso)