Uno degli argomenti più “chiacchierati” in questi ultimi tempi è quello dell’influencer: molte persone lo disprezzano e non lo considerano un vero lavoro mentre altri aspirano ad una posizione di quel calibro.
Che cos’è l’influencer
L’influencer è un mestiere che si svolge nei social media e consiste nell’influenzare le scelte di ogni persona che guarda i suoi video. Ad esempio, esistono degli influencer di moda, quindi pagati dai marchi di abbigliamento per sponsorizzare la loro merce. Nel momento in cui questa merce viene sponsorizzata, la persona che guarda il video potrebbe essere interessata all’indumento quindi lo potrebbe acquistare. Esistono altri tipi di influencer come i vlogger, quindi partono in vari luoghi e testimoniano attraverso video che cosa fanno; ci sono anche i gamer, persone che giocano a tantissimi videogiochi e forniscono dell’intrattenimento.
Influencer, un vero lavoro?
A parer mio, l’influencer non è un vero lavoro, ma un hobby: anche a me piacerebbe fare dei vlog oppure giocare a dei videogiochi guadagnando soldi, ma è qualcosa di troppo semplice e non mi sembra rispettoso verso i veri lavoratori. Gli influencer hanno una vita propria senza impegni e regole, man mano che si va avanti il pubblico diventa sempre più numeroso e da un momento all’altro ogni cosa o una parte che si è creata potrebbe crollare, come è successo a Chiara Ferragni. Quest’ultima ha quasi creato il mestiere di influencer e viene considerata una delle migliori in quel campo lavorativo. Una parte di ciò che ha costruito è crollata recentemente, a causa della questione dei pandori. Riguardo a ciò, penso che Chiara abbia fatto una cosa inammissibile, dopo un po’ di tempo anche perdonabile, anche se lo sbaglio rimarrà sempre. Le persone che utilizzano parole scurrili contro di lei sbagliano, perché è una persona con dei sentimenti e emozioni proprio come noi, quindi magari va bene esprimere la propria opinione sui social in modo pacifico ma non spingendosi ai modi scurrili. Tornando al discorso del lavoro dell’infuencer non mi sembra qualcosa di estremamente essenziale per l’umanità: è utile solamente il vlog di città, perché si possono ricavare informazioni proficue per i viaggi oppure video di concerti, visibili anche per chi non c’è stato davvero all’evento.
Nonostante ciò, alcuni tipi di influencer io li seguo e mi fanno divertire perché creano intrattenimento, ma non potrò mai considerarlo un vero e proprio lavoro.
(l’immagine è di Gerd Altman da Pixabay)
Questa rubrica nasce con la precisa volontà di ascoltare il punto di vista delle persone più giovani su tanti temi, grandi e piccoli. È una generazione spesso trascurata nel dibattito politico e altrettanto spesso è descritta come poco impegnata, disinteressata e senza aspirazioni. Noi pensiamo tutto il contrario e abbiamo deciso di dare loro voce con questo spazio.