Viaggio fra parole, note e visioni con la 25esima edizione del Festival dei Tacchi / Ogliastra Teatro firmato Cada Die Teatro con la direzione artistica di Giancarlo Biffi: dal 2 all’8 agosto tra Jerzu e Ulassai vanno in scena le storie vere e inventate dedicate agli “Esseri sensibili”. Nell’era del narcisismo e dell’indifferenza la compagnia cagliaritana riscopre l’empatia e l’attenzione verso le creature più fragili, con una rosa di titoli in cui si fondono cultura e impegno, arte e natura. Tra i protagonisti Ascanio Celestini, Arianna Scommegna e Beatrice Schiros, Renato Sarti con Barbara Apuzzo, Stefano Massini e Giobbe Covatta.
Si parte venerdì 2 agosto alle 21 in piazza Europa a Jerzu, dopo la presentazione “Rosso” di Nino Melis, con “I Musicanti Brema” con Silvestro Ziccardi e la Banda Musicale “Giuseppe Verdi” di Sinnai diretta da Lorenzo Pusceddu, mentre da sabato 3 a lunedì 5 agosto alle 11 nella Biblioteca di Jerzu un’altra produzione dei padroni di casa, “Benvenuto In…”, dal libro di Giovanni Casula sulla sua esperienza come educatore, con Alessandro Mascia e le percussioni di Giorgio Del Rio, regia di Pierpaolo Piludu, per sorprendenti storie di ordinaria follia.
Tra le pagine avventurose di “Moby Dick” con il “poeta parlante” Roberto Mercadini, sabato 3 agosto alle 19.15 nella Cantina Antichi Poderi di Jerzu e a seguire, alle 21.30 “Alessandro” di Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno, “un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande”. “Gufo Rosmarino e Corteccia il Pipistrello” di e con Giancarlo Biffi, per i più piccoli, domenica 4 agosto alle 17.30 nel Canyon di Sa Tappara a Ulassai, poi alle 19.15 nella Stazione dell’Arte “Lottavano così come si gioca” di e con Luca Radaelli, diretto da Laura Curino, su un’adolescenza negli “anni di piombo” e alle 21.30 “L’Alfabeto delle Emozioni” di e con Stefano Massini, per un’indagine sull’animo umano.
“Tra due popoli” con i bambini di Ulassai lunedì 5 agosto alle 18 alla Stazione dell’Arte, dove alle 19.15 Arianna Scommegna propone “E bastava un’inutile carezza a capovolgere il mondo” sulle note della fisarmonica di Giulia Bertasi, con le canzoni e le poesie di Piero Ciampi, e alle 21.30 Domenico Iannacone in “Che ci faccio qui in scena”, tra reportage e teatro civile. (L’indomani in biblioteca alle 11 l’incontro con il giornalista.)
S’intitola “Just Walking” la performance itinerante di Michele Losi sull’arte del camminare in programma il 6 e il 7 agosto, poi il Festival dei Tacchi ritorna alla Cantina Antichi Poderi di Jerzu, martedì 6 agosto alle 19.15 con “Un albero di trenta piani”, canto d’amore per la terra di Arianna Scommegna con Giulia Bertasi alla fisarmonica, e alle 21.30 Renato Sarti e Barbara Apuzzo interpretano “Ausmerzen” di Marco Paolini, sulle prime vittime del nazismo e le loro “vite indegne di essere vissute”. “Mio padre e io” di e con Fabio Trimigno mercoledì 7 alle 18 alla Cantina Antichi Poderi parla di affetti e incomprensioni, a seguire alle 19.15 una spiazzante “Apocalisse Tascabile” con Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri, mentre alle 21.30 Ascanio Celestini racconta “Le Nozze di Antigone” tra mito e storia (nella foto in evidenza).
“Far crescere in pancia lo stupore” con i Cuori di Panna Smontata, giovedì 8 agosto alle 18 nel Bosco Sant’Antonio, apre l’ultima giornata del Festival: alla Cantina Antichi Poderi alle 19.15 Beatrice Schiros in “Metaforicamente Schiros”, monologo autoironico su una vita d’artista e infine alle 21.30 la dimostrazione della superiorità femminile con Giobbe Covatta in “Scoop – Donna Sapiens”.