Prosegue tra Berchidda, Sassari, Nuoro e Oschiri Insulae Lab – Centro di produzione del jazz e della creatività artistica delle isole del Mediterraneo, progetto con la direzione artistica di Paolo Fresu che nel triennio 2022/2024 coinvolgerà oltre 300 musicisti provenienti da tutte le isole del mare Mediterraneo.
Venerdì 25 novembre, alle 21 la cantautrice e musicista Claudia Crabuzza è a Berchidda al Cinema Teatro Santa Croce con il suo intenso Il suo “Com un soldat Veu i guiterra”, premiato con la prestigiosa targa Tenco come miglior disco in dialetto e lingue minoritarie: fra ricordi passati e anticipazioni sul prossimo futuro, molte atmosfere e storie in lingua catalano prenderanno forma e voce nel corso dello spettacolo.
Sempre venerdì 25 novembre, ma sul palco del Teatro Comunale di Oschiri alle 20.30, è invece la volta di una delle straordinarie produzioni griffate Insulae Lab: “Insulae Songs”, di e con Salvatore Maltana e Marcello Peghin. Il duo, inedito e per questo ancora più interessante perché tutto da scoprire, ha lavorato e quindi ri-proposto composizioni tratte dal repertorio popolare di tutte le isole del Mediterraneo.
Terzo appuntamento della giornata di venerdì 25 novembre quello in programma alle 20.30 negli spazi della Sala Sassu del Conservatorio di Sassari: anche in questo caso si tratta di una produzione originale firmata Insulae Lab, “Sardegna oltre il mare – Odras”, che porterà sul palco l’ottetto capeggiato da Paolo Carrus, le launeddas del maestro Luigi Lai e la chitarra del maltese Warren Galea.
Domenica 27 novembre, oltre alla replica di Odras a Nuoro all’Isre alle 19, Insulae Lab propone a Berchidda “Uname –R”: Riccardo Pittau e Matteo Scano in concerto al Cinema Teatro Santa Croce in piazza del Popolo: l’improvvisazione come connessione tra reale e astratto. La base su cui tromba ed elettronica dialogano con i tessuti del piano Rhodes creando immagini e prospettive sonore che invitano a comunicare con il mondo interiore di ciascuno di noi.
Nell’immagine in evidenza Claudia Crabuzza – foto Raffaella Vismara