Anche la Sardegna, attraverso i comuni di Sassari e Cagliari, si tinge di giallo sabato 27 marzo, Giornata mondiale dell’endometriosi, nata per richiamare
l’attenzione su una malattia femminile altamente invalidante e cronica, che fatica ad essere riconosciuta e intorno alla quale c’è ancora poca consapevolezza. A causa della pandemia l’Endomarch Team Italy, organizzazione femminile promotrice delle iniziative di sensibilizzazione, non ha potuto organizzare la consueta marcia che si svolgeva ogni anno a Roma e in diversi Stati del mondo, ma le loro attiviste hanno voluto comunque coinvolgere diversi comuni sardi nell’organizzazione di eventi compatibili con la situazione attuale.

Anche Sassari aderisce all’iniziativa e sabato 27 illuminerà di giallo il Palazzo di Città, rendendo disponibile inoltre sul sito del Comune materiale informativo e brochure, che saranno distribuiti anche a Palazzo Ducale, all’Informagiovani e a Punto Città, con l’obiettivo di fornire informazioni e strumenti per la prevenzione della malattia.
Cagliari tingerà di giallo, colore simbolo della giornata, la cupola del Bastione di Saint Remy grazie all’iniziativa “Facciamo luce sull’endometriosi”, promossa dalla commissione consiliare e l’assessorato alle Pari opportunità del Comune mentre i commercianti delle vie dello shopping allestiranno di giallo le vetrine dei negozi.
“La campagna di sensibilizzazione su questa patologia invalidante – il commento di Stefania Loi, presidente della Commissione Pari opportunità del Comune di Cagliari – è volta a suscitare riflessioni e stimolare azioni concrete verso la medicina di genere e le tematiche strettamente connesse al mondo femminile e a tutte le rilevanti problematiche che ruotano intorno ad esso”.
Lo scorso giovedì 25 marzo è stato inoltre organizzato un incontro sulla piattaforma Teams, trasmesso in diretta streaming nel canale YouTube
del Comune di Cagliari a cui hanno partecipato rappresentanti del Comune di Cagliari, dei centri medici del territorio e le referenti per il Team Italy della
World Wide Endomarch Gessica Piras e Silvia Cabras.
Si stima che il 10% delle donne in età prevalentemente riproduttiva sia affetta da endometriosi, sono circa tre milioni le donne in Italia e più di 175 milioni in
tutto il mondo che presentano i sintomi di questa malattia difficile da diagnosticare, che comporta la presenza di endometrio, tessuto che tipicamente riveste l’utero, in sedi extrauterine come ovaie, intestino o vagina, portando quindi a una reazione infiammatoria a carico di pelvi e addome. I sintomi sono numerosi e invalidanti quali dolore pelvico durante il ciclo mestruale, dolore durante i rapporti sessuali, mestruazioni abbondanti, perdite di sangue fra un flusso e l’altro, costipazione, diarrea, difficoltà a rimanere incinta e infertilità.
Gessica Piras, promotrice delle iniziative per Cagliari, mette in evidenza come il ritardo nella diagnosi, che può durare anni, causato dalla scarsa formazione medica su questa malattia renda difficile la prevenzione e la cura dei sintomi più gravi. Formazione dei medici, sensibilizzazione nelle scuole superiori, adeguamento dell’esenzione per patologia, che al momento non comprende la cura ormonale, sono solo alcune delle richieste fatte dalle donne sarde affette da endometriosi. Esistono anche dei gruppi di sostegno e consiglio su Facebook attraverso cui condividere informazioni.










