Una chiamata alla solidarietà di tutti per raccogliere i 35 mila euro ancora necessari a far sì che il docufilm “Deu ci seu” possa sbarcare fuori dalla Sardegna. Da ieri sulla piattaforma Produzioni dal basso è aperta la campagna di crowdfunding pensata per aiutare il progetto nato da un’idea di Michele Badas, Michele De Murtas e Nicolò Falchi: andando su questo link è possibile fare una donazione.
“Deu ci seu” ripercorre, attraverso immagini di repertorio e le testimonianze dei protagonisti, la vicenda del giugno 1997, quando circa 20mila persone si misero in viaggio dalla Sardegna verso Napoli per assistere allo spareggio Cagliari – Piacenza che avrebbe determinato quale delle due squadre sarebbe rimasta in Serie A. E’ la storia di un viaggio unico e irripetibile. L’esodo più imponente nella storia della Sardegna: un intero popolo mobilitato per sostenere, tra mille ostacoli, uno dei simboli della propria identità. Il film è prodotto da Claudio Marceddu, produttori esecutivi sono Michele Badas e Michele De Murtas; il montaggio è di Andrea Lotta; direttori della fotografia Alberto Badas, Claudio Marceddu, Matteo “Gola” Piras. Le musiche sono di Michele De Murtas, Matteo “Yog” Piras, Tristano Pala.
Dopo il successo di critica e di pubblico registrato in questi mesi durante le tappe di presentazione del film in Sardegna, e gli eventi speciali a Bologna e Milano, “Deu ci seu” ha ora bisogno di sostegno per coprire i costi del materiale d’archivio ed essere distribuito sulle piattaforme e sulle TV nazionali. Infatti, la distribuzione nazionale è stata limitata solo ai cinema sardi per la mancanza dei fondi necessari a coprire totalmente i costi delle immagini di archivio.
“E’ come se, dopo una lunga traversata in nave, si rimanesse bloccati a poche centinaia metri dal porto di arrivo, senza avere la possibilità di sbarcare”, dicono gli autori, riferendosi metaforicamente a ciò che successe veramente ai protagonisti del doc.
Sinora, i costi di produzione sono stati in parte coperti dai fondi dei Bandi cinema della Regione autonoma della Sardegna, dell’ISRE (Istituto superiore regionale etnografico), della Fondazione Sardegna film Commission, e dagli incassi delle proiezioni. Tuttavia, per permettere al film di intraprendere il suo viaggio fuori dai confini dell’isola occorre ancora un sforzo: attraverso la piattaforma di crowdfunding nei prossimi due mesi sarà possibile sostenere il film attraverso una donazione che darà diritto al ricevimento di un premio (dalla visione del doc in streaming a un’opera dell’artista Crisa- Federico Carta, sino alle magliette con la scritta del titolo). Tutti i sostenitori diventeranno parte del film e i loro nomi saranno nei titoli di coda.