Ah la New Wave, mmm no, non proprio quella che giustamente conosciamo e celebriamo tutti, mi riferisco alla seconda New Wave, meno importante, of course, meno potente e, come sempre, meno duratura, ma, per tutti coloro della mia generazione non si può negare che ci sia stata una seconda ondata che ha contrassegnato l’importantissima fase dei Venti anni, quelli che non tornano più, quelli che … etc etc.
Bando alle nostalgie, non è questo il focus di oggi, oggi portiamo agli ascolti la nuova uscita dei Bloc Party, esatto, quelli di ‘Silent Alarm’, compaesani dei vari Klaxons, The Rakes, The Cinematics, Kaiser Chiefs, Kasabian, Editors, Maximo Park, The Futureheads e contemporanei di Strokes ed Interpol, invece d’oltreoceano.
Non ho nominato tutte le band del periodo però visto il loro numero possiamo ben affermare che i 2000s ci regalarono delle belle emozioni che, purtroppo, si esaurirono in circa un lustro o poco più.
I Bloc Party appartengono ampiamente a questa Wave e, almeno in Italia, si erano perse le tracce dei loro ultimi lavori – 2013 e 2016 – mentre invece ‘Alpha Games’, complice anche il Tour di celebrazione dei 15 anni di ‘Silent Alarm’ li catapulta bene agli onori della cronaca.
E quindi, ben felice posso dire che i BP hanno sfornato un bell’album, in cui tutto è perfettamente riconoscibile, un gradevole compromesso tra ciò che è stato e ciò che potrà essere in futuro.
‘Day Drinker’ scatta immediatamente e non si può che volerle bene, con la voce di Kele che ci riporta subito ai tre lustri prima menzionati e tira la scia a ‘Traps’, energica, potente. Ci pensa però ‘You Should Know The Truth’ a rimettere le cose a posto dal punto di vista melodico. Tutto l’album prosegue alternando momenti più energici ad altri più adolescenziali e trasognati con innesti elettronici ben dosati ed equilibrati che aiutano la forma canzone ad essere fruibile e godibile.
In definitiva abbiamo 12 canzoni per circa 40 minuti, un bel lavoro che però non fa raggiungere all’album vette clamorose o riporta i Bloc Party nei primi posti delle classifiche come fu nell’adorato 2005, però lode ad una band che torna alla luce con idee, tecnica ed un’aura non del tutto intaccata dagli anni.
ASCOLTA ‘ALPHA GAMES’ SU SPOTIFY
GUARDA IL VIDEO DI ‘TRAPS’ SU YOUTUBE