Reciterei come un mantra: “Kristin, Abbi Pietà di Noi”, sperando logicamente che non ne abbia, musicalmente parlando intendiamoci. Lo reciterei tutte le mattine e forse non lo sto facendo abbastanza, vista l’assenza di un nuovo lavoro da due anni, però accettiamo ciò che riceviamo, ovvero l’Ep ‘Agnus Dei’. Speravo in una full release ma evidentemente i tempi non sono maturi e Kristin Hayter – aka Lingua Ignota – decide di riprendere parte delle sue radici, tra cui l’eterna passione per Bach (oggetto della sua tesi di laurea), mescolarlo in un pentolone satanico con fragori noise industrial, fiammate di zolfo ed un pizzico di cantato lirico.
Si apre con ‘In Tongue’, un crescendo emozionale, in cui dei dialoghi con voce femminile culminano con un tappeto sonoro che deflagra direttamente in viso ed introduce ‘Sexless/NoSex’, cover degli Iron Lung, in cui Kristin riprende le tematiche della violenza sulle donne.
‘Where’er You Walk’ è un omaggio ad Handel in cui il mix delizia & distruzione trova – ancora una volta – il connubio perfetto e che lascia poi il testimone ad ‘Agnus Dei’, un vero pugno in faccia.
Il risultato è quindi un Ep di quattro brani, solo 16 minuti ma abili nel farci riassaporare l’essenza di Kristin, nella speranza che il 2021 sia l’anno di un suo nuovo LP, ormai sono due anni da Caligula, troppo per un genio creativo come lei
Post scriptum, ho letto in giro, a riguardo del genere, ‘Liturgical Noise’ – come poche volte nella vita, non avrei potuto essere più d’accordo
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