Sapevo da un po’ che i miei adorati Xeno & Oaklander, duo americano di Brooklyn composto da Sean McBride e Liz Wendelbo, con all’attivo già sei album – con IS saliamo a quota sette e se consideriamo il side solo project Martial Canterel di McBride mettiamo piede nel campo dello sterminato – sarebbero tornati alle pubblicazioni; già “Infinite Sadness” aveva gettato le tracce per una gustosa attesa; ero lì quindi ad aspettarli con frenesia e, finalmente, il momento della notifica di Apple Music è arrivato bello puntuale con la pubblicazione di “Vi/Deo”.
Già conoscevo bene la title track e le mie speranze verso un nuovo lavoro di solida e decadente cold wave erano altissime.
Andiamo subito al dunque, speranze un po’ deluse.
Ecco, per quanto io non sia una persona che crede nella rigidità della proposta artistica, non mi aspettavo un album così “pop”; niente di male, considerato quanto il Pop sia un genere assolutamente nobile, però quello che provo ascoltando “Infinite Sadness” è una eccessiva facilità di ascolto, una apertura troppo plateale che rende tutte le tracce troppo quiete e dalla forma canzone anche prevedibile.
Sia chiaro, come ogni album di X&O siamo a livelli di produzione e scrittura sopra i canoni standard; però quello che si percepisce ascoltando per intero l’album sono di sicuro una sorta di piattezza sonora e quella mancanza di cattiveria che contraddistingueva tutte le precedenti uscite.
La voce e soprattutto l’interpretazione di Liz Wendelbo rimangono sempre un gradino sopra gli standard (vedi il discorso sopra) ma anche in questo caso sembra più tutto come un bell’esercizio di stile che però non trasporta più come nei precedenti album.
Rimangono potenti “infinite Sadness” e “Gain” e la bella chiusura con “Raingarden” ma in definitiva questa nuova uscita di Xeno & Oaklander non riesce a scuotere come i meravigliosi album precedenti, pur rimanendo comunque un lavoro assolutamente degno di nota nel suo settore.
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