Il sagrato della chiesa di Sant’Avendrace è illuminato a giorno e dal portone aperto si intravedono le sagome dei fedeli e dei curiosi. La chiesa è piena. Qualcuno rimane vicino all’entrata, altri proprio sull’uscio così da intercettare quel poco di brezza leggera di settembre, che non pare intenzionato a cedere il passo alle temperature autunnali. La navata centrale, in penombra, fa da contraltare alla luce intensa che arriva dal fondo, dove davanti al presbiterio sono sistemati i musicisti, impegnati in quella che è la parte orchestrale del concerto e che dopo lascerà spazio a quella corale.
In tanti sono accorsi ad assistere alla celebre “Sunrise Mass” di Ola Gjeilo, il concerto eseguito con il coro e l’ensemble d’archi dell’associazione musicale Studium Canticum, che per festeggiare i trent’anni di attività ha organizzato – questo settembre 2025 – una ricchissima rassegna all’interno del festival “Spettacolo Aperto”, attualmente in corso a Cagliari, e che durerà fino al 28 settembre (Nemesis lo ha raccontato qui).
Un concerto eseguito dapprima all’alba, sul mare, sabato 20 settembre all’Auditorium di Marina Piccola, per accompagnare la luce che nasce con il suono, e infine replicato ieri, domenica 21 settembre, alle 20.30 nella Chiesa di S. Avendrace, offrendo un’esperienza diversa, quella dell’alba al tramonto, nel cuore del quartiere che per festeggiare questo importante compleanno dello Studium Canticum si è speso anima e corpo.
Don Alessandro Simula è soddisfatto: “La manifestazione è iniziata ormai da due settimane e la partecipazione è stata buona, specie all’inizio. Nei giorni si è consolidata ulteriormente”.
Quello a cui assistiamo sono le fasi classiche della messa cantata, con canti come il “Kyrie” e l’“Agnus Dei”, ma a chiudere le esibizioni c’è il brano “The ground”, che simbolicamente rappresenta la luce e quindi la pace che scende sulla terra. È quasi provvidenziale, perché mai come in questo periodo avremmo bisogno di un po’ di pace.
“Siamo abituati a pensare alla messa come elevazione spirituale, dove dalla terra si arriva al cielo. Ciò che invece è sorprendente di questo brano è che il compositore nel crearlo ha immaginato un percorso al contrario, e cioè un viaggio che va dal cielo alla terra”, spiega a fine esibizione la direttrice Stefania Pineider, che ha sperimentato talmente tanto col canto corale da renderlo un’esperienza unica, aperta e inclusiva.
Tutto il festival è infatti permeato da questo approccio: gli spazi adibiti alla manifestazione diventano luoghi di incontro, di scambi e insieme di crescita. La città si trasforma e si apre all’ascolto e al canto.
Come per tutti i canti sacri, il clima è quello intimo di silenzio meditativo, l’ascolto traghetta in una dimensione spirituale e si avverte come un senso di connessione con qualcosa di più grande. Al tempo stesso, l’ascolto condiviso genera un forte senso di comunità.
Ad accrescerlo, la mostra fotografica intitolata “Uno sguardo lungo trent’anni”, allestita proprio nel corridoio del cortile che porta all’ingresso della chiesa di Sant’Avendrace. Gli scatti si devono ai fotografi Iolanda Delogu e Antonio Medda e ripercorrono il lungo percorso compiuto dallo Studium Canticum in questi trent’anni di attività. Sono fotografie d’archivio delle precedenti edizioni del festival e delle varie iniziative organizzate nel tempo. L’allestimento sarà visitabile gratuitamente fino a dicembre nella sede storica dello Studium Canticum, in via dei Genovesi 94.
Gli appuntamenti dei prossimi giorni prevedono laboratori per bambini e bambine durante la mattina, e attività per gli adulti, la sera. Oggi, lunedì 22 settembre, alle 18.30, nella libreria L’isola che non c’era avrà luogo un workshop per adulti focalizzato sulla trasformazione delle memorie personali in materiali sonori. Alle 20.30, invece, l’Exmà, il Centro comunale d’arte e cultura di via San Lucifero, a Cagliari, ospiterà lo spettacolo “Canzoni per girare il mondo“, un viaggio musicale attraverso cinque continenti, tra canti della tradizione, arrangiamenti corali e racconti.
Tutti gli eventi sono a ingresso con donazione libera, salvo i laboratori che prevedono obbligatoriamente la prenotazione. È possibile consultare il programma completo della manifestazione sul sito www.studiumcanticum.it e sui canali social dell’associazione.