• Accedi
  • Aiuto
Sito nemesismagazine.it
  • Home
  • Articoli
  • Rubriche
  • Editoriali
  • Interviste
  • Podcast
    • Creattiva
    • L’isola sconosciuta
    • Vamp
  • Chi siamo
  • Sostienici
  • Newsletter
Nessun risultato trovato
Vedi tutti i risultati
Sito nemesismagazine.it
  • Home
  • Articoli
  • Rubriche
  • Editoriali
  • Interviste
  • Podcast
    • Creattiva
    • L’isola sconosciuta
    • Vamp
  • Chi siamo
  • Sostienici
  • Newsletter
Nessun risultato trovato
Vedi tutti i risultati
Sito nemesismagazine.it
Nessun risultato trovato
Vedi tutti i risultati

Intelligenza artificiale e privacy a rischio, insorge la comunità LGBTQ+

Di Giacomo Pisano
30/04/2021
in Comunicazione e società, Senza categoria
Tempo di lettura: 4 minuti
Intelligenza artificiale e privacy a rischio, insorge la comunità LGBTQ+

Gli algoritmi che analizzano i parametri biometrici potrebbero violare la privacy e mettere a repentaglio l’incolumità delle persone lgbtq+. L’allarme, segnalato da diverse associazioni e movimenti di tutta Europa e raccontato di recente da Samuele Cafasso su Wired, pone l’accento sul reale rischio che venga tracciata una “mappa della diversità” e che questa possa essere utilizzata sia per non graditi scopi commerciali sia a scopo persecutorio, ad esempio da parte di governi non liberali.

Reclaim Your Face, movimento nato dalla società civile a cui hanno aderito associazioni da tutta l’Europa tra cui l’Italiana Hermes Center, ha presentato una petizione all’Unione europea e che in pochi mesi ha già raccolto 45.154 firme (dato aggiornato al 09/04/2021) tra cui quella della presidente della commissione europea Ursula von der Leyen. “Nell’UE, nonostante l’elevato rischio di sorveglianza di massa illecita e altre violazioni dei diritti fondamentali – si legge nella petizione – sono state condotte numerose operazioni di sorveglianza biometrica senza prova di precedenti valutazioni d’impatto sulla protezione dei dati, valutazioni della necessità e della proporzionalità o altre salvaguardie. I giudici nazionali e le autorità preposte alla protezione dei dati hanno già bloccato singole operazioni, ma occorre un’azione sistematica per garantire la certezza del diritto”.

Leggi la petizione qui

“Mettere nelle mani di una tecnologia la possibilità di riconoscere automaticamente il genere di una persona o il suo orientamento sessuale è una minaccia per oloro che non si riconoscono nel binarismo di genere. Gli algoritmi utilizzati in questo momento riflettono solo una parte della società, quella bianca, maschile e eterosessuale. Il rischio è quindi quello di normalizzare la discriminazione nei confronti di chi non appartiene a queste categorie e ciò non deve essere permesso. La tecnologia deve essere al servizio di tutti e tutte e non un nuovo strumento di oppressione” ci ha detto Laura Carrer, giornalista e coordinatrice per l’Italia di Reclaim Your Face.

pic by Possessed Photography

Anche l’organizzazione per i diritti Lgbtq+ All Out ha reso pubblica una petizione che ha ottenuto finora 24.033 firme.

L’iniziativa di All Out può essere letta qui

Nel 2014 uscì “Sotto controllo. Edward Snowden e la sorveglianza di massa” del giornalista investigativo americano Glenn Greenwald. Il saggio è la prima pubblicazione che si occupa in maniera specifica dei rischi legati alla sorveglianza, all’accumulo di informazioni personali e ai danni della divulgazione. Nel libro lo stretto legame tra classe dirigente, aziende tecnologiche e mass media compiacenti dipinge un quadro di grande inquietudine. Quali i rischi? Si va da un tracciamento puntuale e preciso dei singoli esseri umani e del loro orientamento sessuale fino al dato che diventa disponibile per aziende con conseguenze che possono rivelarsi gravi. Un esempio? L’azienda che, anche involontariamente, diffonde all’esterno i dati che ha raccolto esponendo le persone a coming out non voluti.

Carlo Cotza dell’associazione Arc Cagliari commenta: “Il controllo centralizzato verticale è sempre stato una pesante minaccia per ogni minoranza. I sistemi biometrici in particolare sono preoccupanti sotto diversi aspetti: innanzitutto pretendono di classificare il genere umano in una griglia binaria, che taglia fuori tutte le persone che non appartengono a una identità di genere tradizionale (maschie e femminile), ma soprattutto perché discriminerebbero chi non si definisce in questi due generi (non binary o gender fluid). Il tema si fa più sensibile poiché non volersi definire è un diritto, laddove palesare un’identità di genere può esporre persone fragili a violenze o altre forme di sopruso”.

Non è solo il web a preoccupare la comunità Lgbtq+. In occasione della festa dell’8 marzo la metropolitana di Berlino ha permesso alle donne di viaggiare gratis ma solo se i parametri biometrici le definivano tali. Il rischio di imbarazzo pubblico e eccessiva esposizione ai commenti non sono certo ciò di cui la comunità ha bisogno nel processo di inclusione sociale in atto. Anche le caratteristiche naturali potrebbero essere male interpretate dal sistema generando ulteriori discriminazioni, ad esempio se si è biologicamente donne ma con lineamenti percepiti come maschili dal sistema di rilevamento facciale e viceversa.

pic by Possessed Photography

Il futuro prossimo sembra riservare altre minacce: si va dal settaggio dei pannelli pubblicitari intelligenti a seconda della persona che hanno di fronte, fino al riconoscimento vocale per proporre brani musicali in base ad un’analisi dell’aspetto e del modo di muoversi.

Non sono voce o aspetto a definire una persona ma un sistema complesso non riassumibile in pochi elementi. La categorizzazione in base alle caratteristiche fisiche sembra un retaggio di studi antiquati di fisiognomica e frenologia.

Il rischio maggiore in fin dei conti è proprio quello di ridurre a target standardizzati che nulla hanno a che vedere con le reali caratteristiche della persona, col suo mondo interiore e le sue scelte di vita, in altre parole con la sua umanità.

CondividiTweetInviaCondividiCondividi

Post correlati

Una generazione neutra, perché i giovani vestono come i nostri nonni
Comunicazione e società

Una generazione neutra, perché i giovani vestono come i nostri nonni

24/05/2025
La bellezza della Cagliari dell’Ottocento e del Novecento in ”Preferisco il rumore del mare” di Antonio Romagnino
Cultura

La bellezza della Cagliari dell’Ottocento e del Novecento in ”Preferisco il rumore del mare” di Antonio Romagnino

24/05/2025
Post successivo
Il check out è obbligatorio in ‘The rental’

Il check out è obbligatorio in 'The rental'

Una pioggia di petali per Sant’Efisio, Cagliari raccoglie i fiori per Sa Ramadura

Una pioggia di petali per Sant'Efisio, Cagliari raccoglie i fiori per Sa Ramadura

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Sono d'accordo con la Privacy Policy.




Enter Captcha Here :

Sostieni Nemesis Magazine

I contenuti di Nemesis Magazine sono gratuiti e accessibili a tutti e tutte. Potete sostenere il nostro lavoro con un una donazione. Grazie!
Fai una donazione

Marina Café Noir porta al mare di Cagliari i suoi marinai perduti. Per la 19esima edizione arrivano Nicola Lagioia, Viola Ardone, Giancarlo De Cataldo
Cultura

Mappe dei tempi nuovi per capire il presente, torna a Cagliari il festival Marina Café Noir. Arrivano Nathan Thrall, Giancarlo De Cataldo, Francesca Mannocchi e Viola Ardone

Di Redazione
24/05/2025
0

Appuntamenti al Bastione da venerdì 20 a domenica 22 giugno

Leggi l'articolo
Una generazione neutra, perché i giovani vestono come i nostri nonni

Una generazione neutra, perché i giovani vestono come i nostri nonni

24/05/2025
Venezia, la rivoluzione del corpo alla Biennale Teatro 2025 diretta da Willem Dafoe

Venezia, la rivoluzione del corpo alla Biennale Teatro 2025 diretta da Willem Dafoe

24/05/2025
“Cartagloria”, l’irrequieta solitudine di Rosa Matteucci tra Dio e famiglia

“Cartagloria”, l’irrequieta solitudine di Rosa Matteucci tra Dio e famiglia

24/05/2025
Interazione e collaborazione, il nuovo progetto di Urban Center nella Galleria del Sale che attraverso la street art costruisce ponti con la comunità

Interazione e collaborazione, il nuovo progetto di Urban Center nella Galleria del Sale che attraverso la street art costruisce ponti con la comunità

24/05/2025
La leggenda mondiale della batteria e il suo amore per la Sardegna. A tu per tu con Mike Terrana: “Questo posto è un paradiso, adoro la sua gente”

La leggenda mondiale della batteria e il suo amore per la Sardegna. A tu per tu con Mike Terrana: “Questo posto è un paradiso, adoro la sua gente”

24/05/2025

Articoli recenti

  • Mappe dei tempi nuovi per capire il presente, torna a Cagliari il festival Marina Café Noir. Arrivano Nathan Thrall, Giancarlo De Cataldo, Francesca Mannocchi e Viola Ardone
  • Una generazione neutra, perché i giovani vestono come i nostri nonni
  • Venezia, la rivoluzione del corpo alla Biennale Teatro 2025 diretta da Willem Dafoe
  • “Cartagloria”, l’irrequieta solitudine di Rosa Matteucci tra Dio e famiglia
  • Interazione e collaborazione, il nuovo progetto di Urban Center nella Galleria del Sale che attraverso la street art costruisce ponti con la comunità

Commenti recenti

  • Anonimo su Sindaco si muore. Il sangue degli amministratori locali nella Sardegna dell’Ottocento
  • Anna Licia Melis su Cagliari perde uno degli ultimi intellettuali. Si è spento Gianluca Floris
  • Marianna Peddio su Giornata della Memoria. Dalla Barbagia a Mauthausen e Auschwitz, la marcia della morte di Antonio Moi
  • .. su Le luci sul porto (Dietrich Steimetz)
  • Anonimo su Porto Canale in bianco e nero (Dietrich Steinmetz)

Sostieni Nemesis Magazine

I contenuti di Nemesis Magazine sono gratuiti e accessibili a tutti e tutte. Potete sostenere il nostro lavoro con un una donazione. Grazie!
Fai una donazione

Info

Direttrice: Francesca Mulas
Nemesis Magazine è registrato al pubblico registro della stampa con decreto del Tribunale di Cagliari n. 14/2020
Editrice: Associazione culturale Terra Atra
Sede legale: Via del Sestante 5, 09126 Cagliari

Email: info@nemesismagazine.it

Hosting

Hosting: Tophost srl
Piazza della Libertà 10, Roma
P.Iva 08163681003
Rea 1077898
Iscrizione alla camera di Roma del 01/10/2004

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport. Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

Newsletter

    • Arte
    • Cinema
    • Comunicazione e società
    • Cultura
    • Fotografia
    • Interviste
    • Libri
    • Moda
    • Musica e spettacolo
    • Privacy Policy

    Benvenuto!

    Accedi al tuo account!

    Ho dimenticato la password

    Recupera la tua password

    Inserisci il tuo nome utente o la tua email per recuperare la password!

    Accedi
    • Accedi
    Nessun risultato trovato
    Vedi tutti i risultati
    • Home
    • Articoli
    • Rubriche
    • Editoriali
    • Interviste
    • Podcast
      • Creattiva
      • L’isola sconosciuta
      • Vamp
    • Chi siamo
    • Sostienici
    • Newsletter
    • Aiuto


    Direttrice: Francesca Mulas
    Nemesis Magazine è registrato al pubblico registro della stampa con decreto del Tribunale di Cagliari n. 14/2020
    Editrice: Associazione culturale Terra Atra
    Sede legale: Via del Sestante 5, 09126 Cagliari

    Email: info@nemesismagazine.it

    Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, al fine di migliorare i servizi offerti e l'esperienza di navigazione dei lettori. Se prosegui nella navigazione o se chiudi questo banner acconsenti all’uso dei cookie. Privacy e Cookie.