Prende il via questa sera la sesta edizione di ‘Fino a Leggermi Matto‘ (ne parliamo qui), il festival che unisce libri e musica organizzato dalle Ragazze Terribili, in programma a Sassari fino a domenica 5 ottobre.
Tra gli appuntamenti del ricco programma c’è la presentazione di ‘David Bowie made me gay. 100 anni di musica queer’ (2024, il Castello), libro scritto dal giornalista britannico Darryl W. Bullock, scomparso lo scorso anno e riconosciuto per i suoi studi sulla musica pop e sulle tematiche LGBT. L’incontro, che sarà anche un modo per ricordarne il lavoro, è in programma domenica 5 ottobre alle 12 al Quod Design (via Mercato 1/b). A dialogare sul libro saranno Lucia Monina, fotografa e giornalista, e Federico Traversa, scrittore e direttore della collana musicale del Castello (Mondadori).
Il libro
‘David Bowie made me gay. 100 anni di musica queer’ racconta come musicisti e musiciste LGBT hanno cambiato il corso della musica moderna, spesso pagando un prezzo alto in termini di discriminazioni e invisibilità prima di trovare comprensione e spazio nel mainstream. Composta da 19 capitoli, l’opera si apre con quello dedicato all’impatto straordinario di David Bowie non solo come musicista ma come figura culturale nella scena queer. Da lì prende avvio un viaggio attraversa il Novecento arrivando fino ai giorni nostri, con salti temporali e geografici: dalle origini del jazz a Storyville, il quartiere a luci rosse di New Orleans, dove emerge la figura del pianista Tony Jackson (capitolo 2). alla voce ribelle di Ma Rainey e Bessie Smith, cantanti blues che inserirono nei loro testi temi legati all’amore e al desiderio queer (capitolo 3).Seguono gli anni della cosiddetta Pansy Craze, tra gli anni Venti e Trenta, con la proliferazione di club, spettacoli di drag queen (chiamati “pansy performers”) e balli underground a New York, Chicago e San Francisco (capitolo 4). Un periodo di libertà bruscamente interrotto dall’avvento del nazifascismo, per poi rifiorire dopo la Seconda Guerra mondiale quando la musica torna a essere strumento di denuncia e lotta politica, in parallelo con le battaglie per i diritti civili degli afroamericani (capitolo 6). Negli anni Cinquanta e Sessanta fanno la loro comparsa etichette indipendenti che pubblicano dischi ironici e allusivi destinati a un pubblico queer sotterraneo (capitolo 7), mentre bar e club gay diventano luoghi di socializzazione e culla di nuove culture musicali (capitolo 8) che esploderanno nei decenni successivi: tra questi la disco e l’elettronica, negli anni Settanta e Ottanta, di cui i DJ e i producer queer sono stati in pionieri, grazie a figure come Sylvester e alla scena Hi-NRG (capitolo 9); o ancora, il punk e la new wave, che sfruttano l’aggressività dei loro testi e della loro estetica per scardinare i tabù, dando spazio a identità queer sempre più esplicite (capitolo 15). Di particolare rilievo è anche l’uscita nel 1973 di ‘Lavender Country’, il primo album country apertamente gay dell’omonima band, che rompe un tabù in un genere tradizionalmente conservatore (capitolo 12). Con l’arrivo degli anni Ottanta, la cultura queer approda al centro della scena pop internazionale grazie a gruppi come i Bronski Beat e i Pet Shop Boys (capitolo 16), ma il suo slancio viene tragicamente interrotta dalla crisi dell’AIDS, che devastò la comunità e trasformò la musica in un mezzo per esprimere dolore, resistenza e denuncia (capitolo 17). Il diciottesimo capitolo, invece, esamina i casi di outing forzato e scandali mediatici che hanno colpito artisti e artiste queer, per poi arrivare alla scena contemporanea, dove artisti come Lady Gaga, RuPaul, Frank Ocean e altri rappresentano una nuova fase di visibilità e di riconoscimento mainstream.
Gli altri eventi del 5 ottobre, tra libri, musica e tanto altro
La giornata di domenica sarà arricchita da numerosi altri eventi. A chiudere la mattinata sarà il live set dei Purple Drip, band emergente nata a Olbia nel 2023. Dopo la pausa pomeridiana, alle 17 e 30 andrà in scena lo spettacolo per bambini ‘Giochiamo a fare il mondo… di pace e lasagne’ , tratto dalle poesie, almanacchi pitture e cassetti di Antonio Catalano, con Matteo Curatella e Francesca Zoccarato. A seguire, alle 18 e 45, il cantautore romano Avincola presenterà il libro ‘Enzo Carella. Dolce tu per tu’, in dialogo con Michele Monina, per poi regalare al pubblico un suo live set. Si continua alle 19 e 30 con la presentazione del libro di Ken Paisli ‘Ozzy. La storia’, con Federico Traversa in dialogo con Stefania Fancellu. In chiusura, alle 20 e 15, ci sarà il rapper e produttore discografico Tommaso “Piotta” Zanello che, in dialogo con Michele Monina e accompagnato dalle note al pianoforte di Francesco Santalucia, presenterà ‘Corso Trieste’, la raccolta di racconti sulla Roma in fermento sociale, politico e musicale degli anni Settanta e Novanta, scritti a quattro mani con suo fratello Fabio Zanello, giornalista e scrittore scomparso nel 2022.










