L’obiettivo è che siano tanti. E che siano tutti armati, armati fino ai denti. Non importa con quale strumento: matita, penna, pennarelli, pennello, tavoletta grafica, non ha importanza. Ciò che conta, invece, è la creatività e la fantasia che impiegheranno per partecipare all’A Foras Challenge – IO C’ERO una vera e propria “chiamata” alla solidarietà e alla militanza per supportare gli attivisti di “A Foras” il movimento che da anni si batte contro l’occupazione militare della Sardegna, impegnati, loro malgrado, in un processo a loro carico. Tra i primi partecipanti anche il famoso disegnatore Zerocalcare, che ha donato l’immagine che apre la campagna.
“Il movimento sardo contro l’occupazione militare è sotto attacco: il modo migliore per reagire è quello di rompere il silenzio che vorrebbero imporci. Abbiamo deciso di far sentire la nostra voce, anche attraverso l’impegno di artisti e artiste”, scrivono le militanti e i militanti di A Foras. La “chiamata” di A Foras IO C’ERO è per ricordare a tutti che “a lottare contro l’ingiusta occupazione militare della Sardegna, contro le guerre preparate nei poligoni dell’isola, tra esercitazioni e test sperimentali, contro le basi, anche IO C’ERO”. Ed è un modo concreto, creativo per non lasciare soli i 45 militanti che il 15 aprile dovranno andare davanti al Giudice per le Udienze Preliminari di Cagliari, che dovrà decidere se rinviarli a giudizio o per il non luogo a procedere.
Si tratta dell’operazione “Lince”, inchiesta aperta dalla Procura che ha come parte civile la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Interno e che appunto vede indagati 45 militanti con capi d’accusa anche molto pesanti, tutti legati a manifestazioni che si tennero nei pressi delle basi e poligoni militari dal 2015 al 2017.
A Foras ha spiegato il suo punto di vista su questa operazione in tantissimi post che si possono trovare sulla loro pagina Facebook. Ma il 15 aprile sarà uno spartiacque e il movimento vuole dimostrare che la loro lotta è sentita non solo dalle sue attiviste e attivisti ma anche dal mondo culturale, dalla società tutta.
“Entro il 15 aprile chiediamo a tutte e tutti coloro che vogliono partecipare all’A Foras Challenge di postare i propri lavori sui social con gli hashtag #aforas e #aforaschallenge e inviare la versione ad alta risoluzione su aforaschallenge@gmail.com”. Tutte le istruzioni e i vari template si trovano nel dettaglio, in italiano, inglese e sardo, al link: https://tinyurl.com/8kzy34sk