Gabriel Middel-Okafor è una donna tedesca profondamente innamorata della nostra isola, della nostra storia millenaria, della nostra cultura vibrante. Ma è soprattutto innamorata della nostra lingua. E no, non è un amore soltanto dichiarato. È un amore praticato, perché Gabriel è sardofona. Sono diversi i corsi di lingua che lei ha fatto online prima di trasferirsi nelle lande baroniesi dove attualmente vive. Ora la sua storia è raccontata in un cortometraggio realizzato da s’Ufìtziu de sa limba sarda dell’Unione dei Comuni del Montalbo e che sarà proiettato in anteprima lunedì 29 alle 17.30 nella sala consiliare della struttura, in via Flumendosa a Siniscola.
Il cortometraggio, raccontano da s’Ufìtziu, “è concepito come un docu-film antropologico in forma di etnografia visuale”. Esso “si propone di esplorare il rapporto intimo che Gabriel ha sviluppato con la Sardegna. Non si tratta di un mero racconto di viaggio, ma di un’esperienza interiore e culturale, in cui la protagonista racconta la sua visione dell’isola, filtrata attraverso vissuti personali, incontri significativi e una profonda immersione nella lingua e nelle tradizioni locali. Nel suo racconto appassionato non solo le bellezze, ma anche diverse problematiche presenti nella terra dei nuraghi”.
Versi poetici, canti tradizionali, letture letterarie, gesti quotidiani come la tessitura diventano per lei simboli di un’identità viva e pulsante. Con la lingua sarda che non è ridotta a mero strumento di comunicazione ma concepita come “un patrimonio da custodire, una chiave per comprendere l’anima di un popolo e un ponte tra culture”. Dal cortometraggio emerge anche l’impegno civile e sociale di chi ha scelto di contribuire attivamente alla valorizzazione del territorio e alla promozione della lingua sarda, partecipando a iniziative culturali, laboratori e momenti di condivisione con le comunità locali.
“’Sa limba de Gabriel’ – ribadiscono da s’Ufìtziu – è il frutto di un lavoro di diversi mesi, il cui obiettivo è duplice: da un lato, sensibilizzare sull’importanza della lingua sarda come veicolo di identità e memoria; dall’altro, mostrare come la lingua sia una trama invisibile che unisce mondi diversi: affascina chi arriva da lontano, accoglie chi cerca appartenenza e intreccia legami profondi che resistono al tempo e alle distanze. Un vero e proprio strumento interculturale di cui sfruttarne tutte le potenzialità”.
“Pro su tempus benidore – afferma Gabriel – auguro a sas sardas e a sos sardos chi s’abbigent de s’iscusòrgiu mannu chi tenent in sa limba insoro e chi sa limba sarda, una die, siat sa limba ufitziale de sa Sardigna”. Terminata la proiezione pubblica seguirà il dibattito: un’occasione preziosa per riflettere sul valore della lingua e per celebrare, insieme, la bellezza della Sardegna vista con occhi nuovi. ‘Sa limba de Gabriel’ sarà proiettato anche il 4 ottobre a Oristano all’interno del festival Fàulas.