È stato strano. Un cambiamento così grande in così poco tempo.
Da una parte ci sono le elementari: non molti compiti, ricreazione lunga, giochi all’aperto…
E dall’altra ci sono le medie: molti più compiti e cose più difficili da studiare, ricreazione due volte più corta, niente corse in cortile e addio maestri e maestre, solo prof.
Il cambiamento più grande sono i compiti. Infatti, ho scritto questo articolo ben tre giorni in ritardo perché ne stavo facendo a montagne. Ma vabbè!
Per descrivere questo cambiamento, non dovrei usare la parola grande ma la più appropriata è Drastico. A volte finisco di fare i compiti anche alle undici di sera o a mezzanotte e lo so che è frustrante (provo frustrazione ogni volta), ma è utile per due aspetti, almeno secondo me:
Uno: quando finisci la montagna di compiti assegnati sei felice e fiero di te. Due: se ne hai molti ma ogni volta riesci a finirli allora imparerai più cose e avrai migliori metodi di studio.
C’è anche da dire che la mia è una scuola molto buona. Io frequento la sezione a potenziamento linguistico e quindi faccio un bel po’ di ore in più del mio amato inglese e studio anche francese. Accanto a questa cosa bella c’è la disgrazia: la mattina mi devo svegliare mezz’ora prima rispetto a come ero abituato. Nella mia scuola si fanno diverse attività, soprattutto a partire dalla seconda. Ho sentito dire che si fa robotica e che c’è un laboratorio di scienze molto attrezzato nel quale è possibile fare ricerche e osservazioni e chissà cos’altro?! Non vedo l’ora di crescere e poter fare queste cose super interessanti per me.
Scuola buona significa anche bravi insegnanti e io ce li ho. Se devono spiegare qualcosa lo fanno aggiungendo spesso anche delle curiosità. Non sono come certi professori che dicono: “non mi pagano abbastanza per insegnarvi questo!”
Ieri purtroppo una mia insegnante ci ha salutati per problemi di salute, mi dispiace prof.
Ma ora, cosa mi aspetto dalla scuola media? Nulla! No… scherzo!
Mi aspetto di imparare moooltissime cose nuove, con tre “o” perché in questi tre mesi e mezzo abbiamo imparato davvero un sacco di roba! Il mio cervello ha appreso così tante nozioni che tra un po’ dovrà riavviare il sistema per eccesso di informazioni.
Mi aspetto di fare nuovi amici e di imparare anche da loro. I miei amici delle elementari sono andati tutti in scuole diverse dalla mia ma per fortuna riesco a stare in contatto con loro.
Mi aspetto di crescere mentalmente e fisicamente continuando a fare lo sport che amo che è il parkour e a studiare strumento, il mio adorato sax.
Sono felice di aver raggiunto l’obiettivo di andare alle medie. Mi impegnerò e studierò per andare alle superiori, all’università e avere un lavoro.
Ma per ora sono qua, aspettando che queste brevi vacanze natalizie finiscano per poi tornare a imparare, comprendere e fare compiti pomeriggio, sera e notte.
Tanto ho capito che andrà così.
Questa nuova rubrica nasce con la precisa volontà di ascoltare il punto di vista delle persone più giovani su tanti temi, grandi e piccoli. È una generazione spesso trascurata nel dibattito politico e altrettanto spesso è descritta come poco impegnata, disinteressata e senza aspirazioni. Noi pensiamo tutto il contrario e abbiamo deciso di dare loro voce con questo spazio.










