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Le Signore dell’Arte, storie di donne tra ‘500 e ‘600 e Divine e Avanguardie, le donne nell’arte russa. Ecco i tour virtuali al Palazzo Reale di Milano

Di Maria Carrozza
19/03/2021
in Arte
Tempo di lettura: 5 minuti

Sono vietati gli spostamenti tra le Regioni se non per ragioni di salute o di lavoro e per gli amanti dell’arte, abituati ad escursioni culturali nelle varie città italiane è un lungo momento di stasi. Ma una possibilità c’è. Sono tanti i tour virtuali in corso, promossi dalle istituzioni museali del Bel Paese.
Tra questi, spiccano le proposte di Palazzo Reale a Milano: la prima è la visita guidata in diretta su Zoom alla mostra di dipinti Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600, domenica 21 marzo alle 18; la seconda è un’immersione virtuale nella mostra Divine e avanguardie. Le donne nell’arte russa (qui il link all’evento), martedì 23 marzo alle stessa ora.
Il primo allestimento è una grande mostra dedicata alle Signore dell’Arte, magnifiche artiste vissute tra il ‘500 e il ‘600: Oltre 130 opere di 34 artiste, tra cui Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Giovanna Garzoni e tante altre, per raccontare incredibili storie di donne talentuose e “moderne”.
Vi sono le artiste più note ma anche quelle meno conosciute al grande pubblico; ci sono nuove scoperte, come la nobile romana Claudia del Bufalo, che entra a far parte di questa storia dell’arte al femminile, e ci sono opere esposte per la prima volta come la Pala della Madonna dell’Itria di Sofonisba Anguissola, realizzata in Sicilia, a Paternò, nel 1578 e mai uscita prima d’ora dall’isola; così come lascia per la prima volta Palermo la pala di Rosalia Novelli Madonna Immacolata e san Francesco Borgia, unica opera certa dell’artista, del 1663, della Chiesa del Gesù di Casa Professa; o la tela Matrimonio mistico di Santa Caterina di Lucrezia Quistelli del 1576, della parrocchiale di Silvano Pietra presso Pavia.
Sotto la curatela di Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié, le opere selezionate per la mostra provengono da ben 67 prestatori diversi, tra cui – a livello nazionale – le gallerie degli Uffizi, il Museo di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera, Castello Sforzesco, Galleria nazionale dell’Umbria, la Galleria Borghese, i Musei Reali di Torino e la Pinacoteca nazionale di Bologna e – dall’estero – il Musée des Beaux Arts di Marsiglia e il Muzeum Narodowe di Poznan (Polonia).

  • Artemisia Gentileschi Maria Maddalena, 1630-1631 Olio su tela, 102×118 cm © Beirut, Sursock Palace Collection
  • Elisabetta Sirani Cleopatra, 1664 circa Olio su tela, 110×91 cm © Collezione Privata
  • Lucrezia Quistelli Matrimonio mistico di Santa Caterina, 1576 Olio su tela, 180X120 cm © Parrocchia Santa Maria e San Pietro in Silvano Pietra (PV)


Dai volti delle icone della Madre di Dio e delle sante, alle opere che riflettono la vita delle donne in Russia e quelle delle autrici dei capolavori dell’avanguardia russa, che hanno influenzato l’arte mondiale del XX secolo. Le donne sono le protagoniste della mostra Divine e Avanguardie.
Composta da due grandi capitoli suddivisi in otto sezioni, conta in mostra circa 90 capolavori del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, in larga parte mai esposti prima d’ora in Italia.


L’esposizione, curata da Evgenija Petrova (direttrice scientifica del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo) e Josef Kiblitskij, restituisce un’idea dell’arte russa dei secoli XIV-XX e del fondamentale ruolo delle donne in questo Paese, della loro bellezza, del loro contributo alla Storia dell’Arte, allo sviluppo e alla modernità, al loro ruolo nella società per l’emancipazione e il riconoscimento dei diritti grazie a un ricco corpus di opere, tramite mezzi espressivi e tecniche poliedriche per restituire, nel modo più ampio possibile, l’evoluzione culturale e sociale attraverso le espressioni artistiche: sacre icone, pittura a cavalletto, scultura, grafica e raffinata porcellana dal XIV al XX.

  • Jurij Annenkov Ritratto della ballerina Elena Annenkova, 1917 Olio su tela, 84 x 82 © The State Russian Museum, St. Petersburg
  • Kuzma Petrov-Vodkin Ritratto della Poetessa Anna Akhmatova, 1922 Olio su tela, 54,5 x 43,5 ©The State Russian Museum, St. Petersburg
  • Kazimir Malevich Operaia, 1933 Olio su tela, 70 x 58 © The State Russian Museum, St. Petersburg


Tra gli artisti che hanno raffigurato immagini e destini delle donne i visitatori vedranno opere di Il’ja Repin, Boris Kustodiev, Filipp Maljavin. E conosceranno sia l’opera dei pittori di icone che del suprematista Kazimir Malevich, dei maestri degli anni Dieci e Venti del Novecento, di Aleksandr Dejneka, Kuzma Petrov-Vodkin, autore del ritratto della poetessa Anna Achmatova e di molti altri artisti della fine del XIX e inizio del XX secolo.
Le 8 sezioni: IL CIELO – La Vergine e le sante; IL TRONO – Zarine di tutte le Russie; LA TERRA – L’orizzonte delle contadine; VERSO L’INDIPENDENZA – Donne e società; LA FAMIGLIA – Rituali e convenzioni; MADRI – La dimensione dell’amore; IL CORPO – Femminilità svelata e LE ARTISTE – Realismo e amazzoni dell’avanguardia. In questa ultima sezione saranno presenti le donne artiste, “amazzoni dell’avanguardia russa”, che furono attive nei primi trent’anni del Novecento quando vennero creati veri capolavori da artiste come Natalia Goncharova, Ljubov Popova, Aleksandra Ekster e altre ancora.
La mostra si conclude con la famosa scultura di Vera Mukhina “L’operaio e la kolkoziana”, creata per il padiglione dell’URSS all’Esposizione Internazionale del 1937 a Parigi


Entrambe le mostre fanno parte del palinsesto del Comune di Milano-Cultura “I talenti delle donne”.

(La foto in anteprima è di Paolo Poce)

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