L’arte contemporanea non deve per forza essere difficile e elitaria. La mostra a cura di Matteo Vanzan, inaugurata il 13 agosto al Museo Civico della Laguna Sud di Chioggia e aperta al pubblico fino al 13 novembre, mira a raccontare come i percorsi dell’arte siano diretti e comunicativi e come, anche dopo 40 anni, un’opera ben riuscita sia ancora in grado di essere fresca e significativa.
Il titolo Appropriation non è solo un modo per spiegare come il mondo dell’arte alimenti se stesso in un riconcorrersi di eco, interpretazioni e citazioni dai maestri del passato e della modernità, ma anche un voler rivendicare l’universalità dell’opera che da lavoro privato e intimo dell’artista diviene di pubblico dominio e dunque patrimonio collettivo.
C’è Andy Warhol che interpreta le fiabe di Christian Andersen, Arman che offre una versione nuova della Nike di Samotracia, Mario Schifano che guarda a Monet. Con loro anche figure di primo piano come Jeff Koons, Obey, Banksy, Mahatma Marchi, Giuseppe Veneziano e molti altri.

“L’esposizione – racconta il curatore Matteo Vanzan – è pensata come un ricco percorso fatto di riferimenti e allusioni per comprendere come l’ispirazione artistica possa spesso provenire da un bagaglio culturale precedente. L’immaginario collettivo diventa pretesto per la riappropriazione di immagini conosciute non solo dagli addetti del panorama culturale, ma soprattutto dal pubblico più vasto: chi non conosce L’ultima Cena di Leonardo o il Giudizio Universale di Michelangelo? Queste opere sono state riprese e contemporaneizzate dagli artisti del Novecento, Andy Warhol e Tano Festa in testa, trasformandosi in nuove icone ed iconografie che appartengono alla nostra società. Il titolo della mostra dev’essere intenso proprio in questo senso: il momento in cui la sfera culturale passa ad una conoscenza condivisa anche grazie alla promozione fatta da giornali, da internet ma anche dai grandi Musei e dalle più rinomate istituzioni culturali internazionali”.

Per rafforzare questo legame tra presente, passato e futuro è stata scelta una colonna sonora che spazia dai Talking Heads ai Nirvana, passando per Bjork, Muse, The Clash, Lacuna Coil e altri, utilizzando il linguaggio della musica come elemento trainante delle emozioni. Su prenotazione, inoltre, si potrà partecipare a incontri formativi con il curatore Vanzan. Un modo per sentirsi parte del mondo che viviamo e partecipi del sentimento che dal Novecento in poi vede l’arte contemporanea tutt’altro che distante dal cuore delle persone.
Un viaggio tra scultura e pittura in grado di raccontare le epoche con grazia ed equilibrio, che ci invita a riflettere su incontri, scontri, interpretazioni, evoluzioni. Il messaggio dell’arte è un messaggio vivo, dinamico, e, per sua natura, comunicativo. Fin dalle pitture rupestri l’uomo ha riprodotto la realtà e la fantasia per condividerla con la collettività.
‘APPROPRIATION – miti, icone e simboli nell’arte contemporanea’ è un’occasione per ‘riappropriarci di un sentimento comune di umanità e per ritrovare un contatto con colori e forme di cui abbiamo ultimamente trascurato il valore e l’importanza.










