La Sardegna sarà in zona rossa fino al 3 maggio. Niente manifestazioni civili e religiose se non in forma statica, vietata per il secondo anno consecutivo la Festa di Sant’Efisio che si celebra ogni 1 maggio da quattro secoli con un partecipatissimo pellegrinaggio da Cagliari a Nora. L’emergenza sanitaria dunque ferma ancora una volta un momento di devozione vissuto da tutta la Sardegna, laica e religiosa, che accompagna la celebrazione per il ‘martire guerriero’ a cui la città di Cagliari ha fatto voto nel 1656.

Non ci sarà la processione con migliaia di persone, a piedi o sulle tradizionali traccas, ma un gruppo di cittadini e cittadine ha comunque pensato di rendere omaggio al passaggio del simulacro del santo con “Sa ramadura“, una pioggia di petali che accompagnerà Efisio.

L’idea è di Cristina Ariu, che insieme alla sorella Stefania ha creato le Ceramiche Ariu con bottega in via Costituzione a Cagliari. “Non avremo modo di partecipare ai riti che accompagnano Sant’Efisio da Cagliari a Nora ma possiamo contribuire a colorare di festa l’inizio del viaggio”. Grazie ai social network ha lanciato l’invito a raccogliere petali e fiori e consegnarli venerdì sera, il giorno prima della festa, da Luciano Bonino, stilista cagliaritano con casa e balcone che si affacciano in via Azuni. E’ qui che sabato mattina il simulacro del santo passerà su una camionetta militare dopo l’uscita dalla chiesetta di Sant’Efisio nel quartiere di Stampace per dirigersi verso Nora: una processione silenziosa a cui prenderanno parte solo l’Alter Nos Edoardo Tocco, rappresentante della città di Cagliari, insieme al presidente dell’Arciconfraternita di Sant’Efisio, ai mazzieri e al terzo guardiano. L’invito di Cristina Ariu è stato raccolto da un centinaio di persone che hanno già raccolto tantissimi fiori. Domattina Efisio, martire gloriosu, al suo passaggio avrà una coloratissima e profumata ramadura.