In tempi di clausura forzata, di musei e gallerie vietati al pubblico, di fame di bellezza nasce un’iniziativa di cui c’era davvero bisogno: il primo museo dedicato all’arte della fotografia in Sardegna. Ideato come una struttura reale, raggiungibile all’indirizzo www.space9.it, il museo ha una collezione permanente ma anche spazi dedicati alle esposizioni temporanee.
A dare corpo e anima, seppur virtuali, a questa creatura sono Sonia Borsato, docente all’Accademia di Belle arti a Sassari, direttrice di Su Palatu, il polo culturale della fotografia in Sardegna e direttrice artistica del festival Alghero Street Photography Awards e Giovanni Follesa, giornalista e scrittore, attualmente docente all’Accademia di Belle arti a Sassari, che ha curato nel 2011, con Cristiana Collu e Vittorio Sgarbi, la Biennale di arte contemporanea – Regione Sardegna e oggi si occupa di letteratura per radio e giornali.

L’idea nasce come un lavoro di catalogazione dei tanti talenti sardi che lavorano nel mondo della fotografia ma ben presto è chiaro ad entrambi i curatori che un lavoro così ambizioso necessita di un luogo adeguato. Da qui la trasformazione in museo immateriale, un elogio alla transizione, al dinamismo e una grande prova di creatività e adattamento a questa situazione sanitaria che mai avremmo pensato di poter vivere.
Tema iniziale del lavoro di ricerca è l’insularità, una particolare condizione che solo chi vive può argomentare con tutte le dovute sfumature, e che si rivela sia barriera protettiva che gabbia dorata. La Sardegna, al centro delle rotte del Mediterraneo è ancora terra da indagare e promuovere.
Con già oltre un migliaio di opere Space9, realizzato con il contributo della Fondazione di Sardegna, si prefigge di crescere per poter aprire la sua anima virtuale al mondo, con particolare attenzione a tutti i paesi del Mediterraneo. Visibili l’attuale collezione permanente e la mostra temporanea ‘Confini/Orizzonti‘.
Tanti gli artisti che animano lo spazio, tra questi Anna Marceddu, Marcello Nocera, Giusy Calia, Stefano Ferrando, Mario Pischedda, Silvia Sanna, Erik Chevalier, Veronica Muntoni solo per citarne alcuni. Nella collezione permanente, tra i primi ad essere scelti per far parte di questa pregevole iniziativa, c’è il nostro collaboratore Fabio Piccioni, che qui su Nemesis magazine cura la rubrica Quaderni Fotografici.