Il gioco come strumento di resistenza alle nevrosi quotidiane, alla solitudine e all’alienazione, come riscoperta di sé e degli altri e riconnessione al proprio tempo. Tante sono le visioni attorno al gioco per grandi e per piccoli proposte nella nuova edizione del LEI Festival, la nona, che andrà in scena dal 29 novembre al 1 dicembre al Teatro Doglio di Cagliari. A presentare l’atteso appuntamento dedicato a Lettura, Emozione e Intelligenza Alice Capitanio e Luca Sorrentino per la Compagnia B che dal 2015 organizza il festival.
“Quest’anno celebriamo il gioco come un atto di resistenza alla frenesia quotidiana – così Capitanio, direttrice artistica dell’evento – come esperienza creativa e opportunità per riconnettersi con sé stessi e con gli altri in modo autentico e spontaneo. Un viaggio nel cuore del gioco, inteso non solo come attività ludica, ma soprattutto come uno spazio creativo, prezioso e rigenerante per l’individuo. Giocare ci ricorda che il vero valore del gioco risiede nella sua capacità di liberarci dalle catene della conformità e di permetterci di sognare senza limiti, riscoprendo il piacere semplice ma potente della creatività e dell’immaginazione”.
Saranno sedici gli appuntamenti in programma, con protagonisti della letteratura, del giornalismo, dello sport, della filosofia, della sociologia e della musica, tutti fruibili anche da persone con disabilità (motoria, uditiva, visiva) e accompagnati da laboratori e attività collaterali.
Primo appuntamento venerdì 29 novembre al teatro di via Logudoro 32: alle 17 Alessandra Mureddu, giurista che lavora in una concessionaria giochi, presenta “Azzardo”, un romanzo che esplora lo spietato mondo delle sale da gioco, in dialogo con Michela Atzeni. A seguire (alle 19) l’incontro con una delle atlete che hanno segnato la storia dello sport italiano: Sara Simeoni, la prima donna ad aver superato nel 1978 il record dei due metri nel salto in alto, ci accompagnerà insieme a Simona Rolandi in un viaggio fatto di successi ma anche sacrificio, lotta contro i pregiudizi e ricordi memorabili; l’appuntamento è realizzato in collaborazione con il Festival dell’Altrove.

Terzo appuntamento della giornata alle 20 con “Videogiochi oltre i luoghi comuni”, conferenza di Francesco Toniolo, esperto in cultura del videogioco, docente e divulgatore, che partendo dal suo ultimo libro esplora il cambiamento nel mondo dei videogiochi, non più un passatempo per pochi ma una forma culturale complessa e in continua evoluzione, dall’intrattenimento all’arte.
Il secondo giorno, sabato 30 novembre, si apre alle 17 con Chiara Caredda, guida e divulgatrice di Trip Sardinia, e Maurizio Pretta, saggista e narratore, saranno le voci di “Undici, il giocatore”, un racconto attorno alla storia del Cagliari dalla fondazione al mito di Gigi Riva, non solo calciatore ma simbolo di riscatto che ha conquistato il cuore di un’Isola intera.
A seguire l’incontro con la sociodemografa Alessandra Minello (in dialogo con Diletta Mureddu, alle 18), sul tema della genitorialità e la sua sfida verso la parità di genere e l’uguaglianza dei diritti; alle 19 arrivano Spartaco Albertarelli, game designer professionista con oltre 150 giochi pubblicati in Italia e all’estero, e Beniamino Sidoti, tra i fondatori di Lucca Comics and Games, tra i più grandi esperti italiani di game design e ludologia, esplorano insieme il potere trasformativo del gioco e la sua importanza per adulti e ragazzi.
Alle 20.30 il Teatro Doglio ospiterà uno degli appuntamenti più attesi: la conferenza di Umberto Galimberti, filosofo e psicologo, che esplorerà per LEI Festival il significato profondo della relazione e della gratuità nell’amore. L’evento, l’unico del calendario a pagamento, è quasi sold out: gli ultimi posti si possono prenotare a 17 euro tramite Box Office.
L’ultima giornata del Festival, domenica 1 ottobre, avrà inizio alle 16 con l’incontro con la scrittrice, giornalista, conduttrice, autrice e poetessa milanese Maria Grazia Calandrone che in dialogo con Massimo Ferrone esplorerà il lato oscuro dell’amore a partire dal suo ultimo romanzo, “Magnifico e tremendo stava l’amore” pubblicato da Einaudi. A seguire Pino Boero, esperto di letteratura per l’infanzia, ci guiderà nel magico mondo di Gianni Rodari, dove il gioco diventa forma di espressione e straordinario strumento per crescere, in dialogo con Emanuele Scotto.
Leni Marseglia sarà protagonista del terzo incontro della serata (alle 18): psicologa, sessuologa e autrice del podcast di successo “Vengo anch’io”, Marseglia esplora il potere della consapevolezza e della libertà sessuale attraverso una prospettiva nuova e liberatoria. A partire dal suo ultimo libro, Leni invita il pubblico a riscoprire il piacere come parte essenziale del benessere, demolendo i tabù e celebrando il corpo come spazio di gioco, consapevolezza e trasformazione. Un appuntamento per comprendere il piacere come risorsa e affermare la propria libertà attraverso una maggiore conoscenza di sé.
Alle 20 Stefano Bartezzaghi, docente di semiotica della creatività e autore di libri su cultura e linguaggio presenta il suo ultimo libro “Chi vince non sa cosa si perde” edito da Bompiani in dialogo con Luca Sorrentino. In chiusura Alice, nome d’arte di Carla Bissi, cantautrice italianadi grande successo, ripercorrerà la propria carriera e vita personale con l’autobiografia “L’unica via d’uscita è dentro” scritta insieme al marito Francesco Messina, graphic designer e musicista.
Nel corso delle tre giornate ci saranno anche appuntamenti mattutini con giochi e laboratori: sabato 30 alle 11 “Saltatrame“, gioco di ruolo creato dai Fabbricastorie, un gruppo di autori di gioco cagliaritani, in cui i personaggi delle storie classiche vagano in altre trame, causando scompiglio; domenica 1 dicembre alle 10 “Giocare la vita: regole, sfide e libere scelte“, laboratorio di filosofia condotto dalla filosofa Nora Racugno, in collaborazione con il Laboratorio Pensare in Presenza, in cui ci si chiede se siamo davvero disposte/i a rispettare le regole del gioco, quando qualcuno le ha stabilite per noi e se si può supporre che, per una donna, il più bel gioco sia inventare e agire il proprio femminismo; dalle 12 “Giocare“, laboratorio di filosofia guidato da Daniela Zoccheddu sul metodo della Philosophy for Community. Per i tre laboratori la partecipazione gratuita, previa prenotazione via mail a info@compagniab.com.