Amnesty International Italia e l’associazione culturale Voci per la Libertà hanno reso noti i dieci brani finalisti del Premio Amnesty International Italia, Sezione Big, un riconoscimento assegnato alla miglior canzone di un big della musica italiana, pubblicata tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2024, che affronta tematiche legate alla Dichiarazione universale dei diritti umani. Le finaliste sono state scelte da Amnesty e Voci per La Libertà sulla base delle segnalazioni arrivate dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Una giuria qualificata decreterà il vincitore, che sarà premiato durante il festival Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty, in programma a Rovigo dal 18 al 20 luglio.
Nato nel 2003 su iniziativa di Amnesty International Italia e del concorso Voci Per la Libertà, il premio ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulle tematiche dei diritti umani attraverso la musica ed è ormai un punto di riferimento per il panorama musicale e culturale italiano. Le canzoni selezionate toccano argomenti di grande rilievo, dalla giustizia sociale alla libertà individuale, dalla lotta contro la discriminazione all’inclusione.
Le dieci finaliste
Arisa, con ‘Canta ancora’, ripercorre la dolorosa vicenda di Andrea Spezzacatena, un ragazzo vittima di bullismo e omofobia morto suicida nel 2012. Il brano si presenta come una lettera che il ragazzo rivolge alla madre per lenire il dolore e funge da colonna sonora del film ‘Il ragazzo dai pantaloni rosa’ di Margherita Ferri (Gianfranca Orunesu ce ne parla qui).
Assalti Frontali, insieme a Luca D’Aversa, portano ‘Il mio nome è Lala’, che fa parte della colonna sonora del film di Ludovica Fales, ‘Lala’. Il brano tocca il tema delle discriminazioni e delle difficoltà burocratiche, raccontando la lotta di una ragazza rom a cui viene tolto il figlio per mancanza di documenti.
Il pezzo di Martina Attili, ‘Eva e Adamo’, racconta una storia di violenza e resilienza: ispirandosi a un drammatico caso di cronaca avvenuto negli Stati Uniti nel 2022, la canzone ripercorre la storia di una bambina di dieci anni vittima di stupro, rimasta incinta e costretta a lottare per ottenere l’interruzione di gravidanza in seguito alla cancellazione della storica sentenza Roe v. Wade, che garantiva il diritto all’aborto.
BigMama, all’anagrafe Marianna Mammone, travolge con ‘La rabbia non ti basta’, un brano potente e personale che parla di bullismo, body shaming e violenza, esperienze vissute dall’artista in prima persona. Un inno di riscatto e determinazione.
Con ‘Un segno di vita’, Vasco Brondi ci trasporta in un’atmosfera quasi apocalittica, fatta di guerre e disastri climatici. Il brano è una sorta di preghiera, un grido di speranza in un presente complesso e incerto.
‘Onda alta’ di Dargen D’Amico affronta la drammatica realtà delle migrazioni, delle traversate nel Mediterraneo e delle disuguaglianze sociali sempre più marcate. La sua voce invita a superare i pregiudizi e a riflettere sulle difficoltà di chi cerca una vita migliore.
Ghali, con ‘Casa mia’, ci invita a riflettere sulle guerre e sulle divisioni che ancora segnano il nostro mondo. Attraverso un testo evocativo, l’artista immagina di raccontare a un extraterrestre le dinamiche del nostro pianeta, mettendo in evidenza il contrasto tra il desiderio di pace e le continue tensioni che affliggono l’umanità. Nel brano si fa riferimento anche ai bombardamenti sugli ospedali nella Striscia di Gaza, una denuncia diretta agli orrori della guerra e alle tragedie che colpiscono i civili innocenti.
Paolo Jannacci e Stefano Massini affrontano una piaga sociale con ‘L’uomo nel lampo‘, una canzone che racconta la tragedia delle morti sul lavoro attraverso la storia di un uomo scomparso in un incidente, lasciando un figlio senza più un padre.
‘Disobbedire’ di Fiorella Mannoia invita alla ribellione e all’autenticità. Non è una semplice contestazione dell’autorità, ma un richiamo a non tradire se stessi e a spezzare le catene delle convenzioni sociali che soffocano l’individualità.
Infine, Piero Pelù firma un inno contro contro la guerra con ‘Scacciamali’, denunciando la violenza e i conflitti che segnano il nostro tempo.
Il premio Amnesty International Italia per gli Emergenti
Oltre alla sezione Big, il Premio Amnesty International Italia dedica uno spazio importante anche ai nuovi talenti con la categoria Emergenti, aperto a cantautori e band di ogni genere che interpretano e diffondono i principi della Dichiarazione universale dei diritti umani attraverso i loro brani. I partecipanti devono presentare testi e musica di propria produzione, che non necessariamente devono essere inediti.
Dopo una fase di selezione, otto semifinalisti si esibiranno sul palco di Rovigo il 18 e il 19 luglio. Tra loro, cinque accederanno alla finale del 20 luglio, dove una giuria di esperti decreterà il vincitore. Oltre al riconoscimento, il premio offre opportunità di crescita artistica, come la produzione di un videoclip o di un singolo, e la possibilità di collaborare con Voci per la Libertà in eventi e iniziative culturali durante l’anno. Le iscrizioni sono aperte fino al 7 aprile 2025. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale.
Premio dei giovani di Amnesty
Inoltre, all’interno della sezione Emergenti è stato istituito il Premio dei giovani di Amnesty, riservato agli iscritti entro il 3 marzo. Tra questi, uno sarà selezionato come primo semifinalista del Premio Amnesty International Italia Emergenti.
Ecco gli artisti in gara per questo riconoscimento: Nicola Gelo, Vesbek, Federico Scarabino, Filippo Viel, Makardìa, Micheal The Skillerz, Alice Caronna, Gioele Mané, Nina T., Paolo Farina, Battista, Francesca Giannizzari, Gemini, Chiara Patronella, Fabrizio Zanotti, Luca Saccoman, Alberto Scerbo, Orchestra Corde Libere, Steffa, Margine, Brave Hearts Factory, Arturo De Rosa, Filippo Masetto, Luciano Marini, Manú Squillante, Lucky Luciana, Manuel Santini, Giacinto Mazzola, Giovanni Segreti Bruno, Antonio Calabrese, Doolia, Libertà Ritrovata, Pastellesse Sound Group – I Bottari Di Macerata Campania, Martina Belelli, i-Mega, Altrove, Samsara, Alysson, Renato Belluccio, JABONI, Fabio Messieri, Le Foglie, Tasmania, Novaffair, Joseph Tosti, Anima, Tizio Bononcini.