Prenderà il via questo fine settimana con i due appuntamenti di anteprima Aspettando Isole che Parlano la 27esima edizione del Festival Internazionale Isole che Parlano, che da sabato 2 a domenica 10 settembre proporrà un ricchissimo programma di concerti e incontri con la direzione artistica di Paolo Angeli e Nanni Angeli per l’associazione Sarditudine che metteranno in dialogo elementi del patrimonio materiale e immateriale della Sardegna – musiche, paesaggi, tradizioni, monumenti – con alcune delle espressioni più interessanti della scena dell’avanguardia internazionale, dando vita a un’esperienza immersiva nel territorio della Gallura, indimenticabile per il pubblico.
Ad Arzachena, sabato 2 settembre alle 18:30, la Tomba dei Giganti Coddu Vecchju – uno dei monumenti più suggestivi della Sardegna – ospiterà Spiralis Aurea Trio (Italia, UK), il nuovo progetto del chitarrista e compositore elettroacustico Stefano Pilia, che torna a Isole dopo essere stato ospite in solo nel 2020. Spiralis Aurea – ultimo disco di Pilia che dà il nome al trio – è un insieme di composizioni che traducono in relazioni tonali e in costruzioni armoniche gli studi e la fascinazione dell’autore per gli aspetti archetipici e simbolici di certe forme geometriche e di certe serie numeriche, come quella di Fibonacci. Ne risulta un lavoro imponente, dal forte afflato spirituale e contemplativo, a tratti molto rigoroso a tratti struggentemente romantico e poetico, in cui un minimalismo monocorde e delicato, esplora timbricamente tutto l’universo della chitarra elettrica. Insieme a lui, nel concerto ad Arzachena ci saranno Alessandra Novaga, chitarrista sperimentale e musicista militante, tra le più interessanti nel panorama italiano legato all’improvvisazione, e Adrian Utley, musicista e produttore inglese, storico membro dei Portishead.
Domenica 3 sempre alle 18:30 il programma si sposta a Luogosanto, dove il maestoso sito archeologico di Palazzo di Baldu farà da scenografia naturale al Matteo Leone Quintet (Sardegna). Matteo Leone, vincitore assoluto del Premio Parodi nel 2021 e finalista del Festival Musicultura 2022, porterà sul palco il suo secondo disco Raixe che celebra, con un blues che parla di viaggi e contaminazioni, il tabarchino, la sua lingua natale, idioma antico con radici profonde nella storia del Mediterraneo. In questo lavoro, la mandòla, la chitarra e altri strumenti occidentali si uniscono a strumenti percussivi sahariani e subsahariani, creando una miscellanea di stili e ritmi di grande fascinazione e dando vita a un viaggio che conduce l’ascoltatore lungo rotte di pura emozione. Sul palco, insieme a lui, ci saranno Fabrizio Lai Dessì (bouzuki, chitarra acustica, percussioni), Matteo Dessì (chitarra), Matteo Muntoni (basso), Stefano Vacca (batteria).
Il programma di Isole che Parlano di musica, riprenderà poi, come di consueto, nel cuore della settimana del Festival, a partire da giovedì 7 settembre: tra gli ospiti la compositrice e performer Lili Refrain, il Duo In con i musicisti Sun Mi Hong e Alistair Payne, l’AVA Trio con Giuseppe Doronzo, Esat Ekincioglu e Pino Basile, dj Arrogalla, il chitarrista spagnolo Raúl Cantizano, iul concerto itinerante con Cuncordu Jorghi Matteoli de Ovodda e Tenore Santu Pretu de Locula, il trombonista Francesco Bucci, il trio sperimentale sloveno Etceteral, il trio Deep Frame Drums, il duo Dal:Um con le musiciste Suyean Ha e Hyeyoung Hwang.