Quattro giornate di libri e musica al Padiglione Tavolara con incursioni anche nel cuore della città, al The Room dell’Emiciclo Garibaldi e al Quod Design di via Mercato, e una “trasferta” a Cagliari.
Torna il festival letterario Fino a Leggermi Matto per raccontare nuove storie di musica tra le pagine, parole e note tra miti musicali e letterari del passato e avanguardie contemporanee.
Parole e note vissute, raccontate, scritte, cantate e suonate e presentate al grande pubblico di questa sesta edizione, appuntamento ormai atteso della stagione che chiude l’estate, organizzato dalle Ragazze Terribili, con il sostegno di Regione Sardegna – Assessorato della pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport; Cepell – Centro per il libro e la lettura e Comune di Sassari.
Tutto è pronto per accogliere scrittori e musicisti, giornalisti, critici musicali, dj e pubblico, con tanti libri e tanta musica e con l’omaggio a due grandissimi uomini, artisti e intellettuali che hanno segnato profondamente la cultura tra il vecchio e il nuovo secolo, Franco Battiato e Stefano Benni.
Tantissimi gli ospiti di questa edizione 2025 che porterà a Sassari per la prima volta Tommaso “Piotta” Zanello, Fabio Zuffanti, Gennaro Ascione, Michele Monina, Maurizio Pratelli e Giacomo Pisano, insieme a tanti altri e a presenze già di casa come Donato Zoppo e Federico Traversa.


Serata inaugurale, giovedì 2 ottobre alle 19.30 al Padiglione Tavolara, per il reading di Fulvio Accogli ad aprire l’omaggio a Franco Battiato, con lo scrittore, critico musicale e musicista Fabio Zuffanti che, in dialogo con Franco Ferrandu presenterà il suo libro “Sacre Sinfonie. Battiato: tutta la storia”, e con il live set di Beeside.
Sullo stesso palco saliranno anche il giornalista musicale Giuseppe Cucinotta con il suo “La musica di Stephen King” in dialogo con Paolo Ardovino, ad indagare il rapporto strettissimo tra il gigante della narrativa horror e la musica: un’influenza reciproca che dura da quasi cinquant’anni, e il sociologo Gennaro Ascione con “Napoli Balla. Dancefloor e sottoculture nella città postcoloniale”, in dialogo con Sara Federico. La serata si chiuderà con il vinyl set di Sexy Pummarola, sulla Terrazza Tavolara.
La seconda giornata di festival, venerdì 3 ottobre, sempre al Padiglione Tavolara, si aprirà con Donato Zoppo in dialogo con Maurizio Pretta per presentare “Eroi nel vento. Quarant’anni di Desaparecido dei Litfiba”, che esplora i temi sempre di grandissima attualità trattati nel disco d’esordio della band fiorentina: la guerra, il potere, le dittature, l’antimilitarismo, il rifiuto dei conflitti, con le testimonianze di Piero Pelù, Ghigo Renzulli, Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi e gli altri protagonisti in un avvincente racconto sul 1985.
Poi sul palco salirà il giornalista, scrittore e docente di fenomenologia delle arti contemporanee Giacomo Pisano con il suo “Dove nessuno può vederti”, in dialogo con Francesca Arcadu.
La serata continuerà con il giornalista Maurizio Pratelli e il suo romanzo, La Fattoria del Pop, in dialogo con Antonio Canu. A chiudere la serata sarà Alessandro Carta con l’omaggio in voce e musica a Stefano Benni, “A gola storta. Plaudicando a Stefano Benni”.
Sabato 4 ottobre si comincia di mattina, alle 11:30, e la musica tra le pagine si sposta al The Room (Emiciclo Garibaldi), con la presentazione del libro di Mattia Tassaro e Lorenzo Coltellacci “Morire non importa. The Cure, le radici del mito” e di “E’ mia la colpa. La vita dei Joy Division”, degli stessi autori, in dialogo con Francesca Mulas e con il live set di Vulikat Riot
La serata si aprirà alle 19:30 al Padiglione Tavolara con Giuseppe Velasco e il suo “Nemici”, in dialogo con Marco Russo, per proseguire con Alessandro Angeli e il suo “Bloody Roots. La stella ardente di Billie Holiday” in dialogo con Sandro Neri e il live set di Rebecca Ginatempo e Giada Moschella e con la presentazione del libro di Michele Monina “MusicAI. Hai capito l’intelligenza artificiale…”, in dialogo con Lucia Monina.
In contemporanea (alle 21:00) a Cagliari, a Su Tzirculu, Donato Zoppo in dialogo con Maurizio Pretta presenterà “Eroi nel vento. Quarant’anni di Desaparecido dei Litfiba”.
L’ultimo palco della serata al Tavolara sarà tutto per Maurizio Pratelli e il suo “Scendo prima del capolinea”, in dialogo con Gabriella Grimaldi, per chiudere poi con l’atteso dj set “Napoli segreta”, per la prima volta in Sardegna, sulla Terrazza Tavolara.
Domenica 5 ottobre, la giornata di festival sarà ospitata al Quod Design (via Mercato 1/b). Protagonista dell’appuntamento della mattina (ore 12:00) sarà Federico Traversa con “David Bowie: made me gay. 100 anni di musica queer” di Darryl W. Bullock, in dialogo con Lucia Monina e con il live set dei Purple Drip.
Nel pomeriggio (17:30) lo spettacolo per bambini “Giochiamo a fare il mondo… di pace e lasagne”, tratto dalle poesie, almanacchi pitture e cassetti di Antonio Catalano, con Matteo Curatella e Francesca Zoccarato, precederà l’arrivo sul palco (18:45) del cantautore Avincola che in dialogo con Michele Monina presenterà, in parole e musica, “Enzo Carella. “Dolce tu per tu”. Si continua con la presentazione del libro di Ken Paisli “Ozzy. La storia”, con Federico Traversa in dialogo con Stefania Fancellu.
Per chiudere, l’atteso arrivo del rapper e produttore discografico Tommaso “Piotta” Zanello che, in dialogo con Michele Monina e accompagnato dalle note al pianoforte di Francesco Santalucia, presenta “Corso Trieste”, la raccolta di racconti sulla Roma in fermento sociale, politico e musicale degli anni ’70 e ‘90, scritti a quattro mani con suo fratello Fabio Zanello, giornalista e scrittore scomparso nel 2022.
Nell’ambito di FALM 2025, inoltre, sabato 11 ottobre, Palazzo di Città, ore 20:30, “Io la Musica Sono”, una produzione targata Carta da Musica e Dolci Accenti in collaborazione con Le Ragazze Terribili per il festival letterario Fino a Leggermi Matto e il Festival internazionale di musica antica “Note Senza Tempo”. Regia e rielaborazione di Mario Tronco da un’idea di Nico Staiti.
Mario Tronco porta in scena un’opera inedita ispirata all’Orfeo di Claudio Monteverdi. Uno spettacolo che intreccia mito, poesia e suono in una nuova visione scenica in un viaggio emozionante in cui la musica non è solo accompagnamento ma protagonista assoluta.










